ESCLUSIVA SN - Milone: "Samp ha buone chance di chiudere per Suarez. Praet classico n°10. Defour..."

10.06.2016 18:28 di  Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Milone: "Samp ha buone chance di chiudere per Suarez. Praet classico n°10. Defour..."

Matias Suarez, Dennis Praet, ma non solo. Sono numerosi gli elementi in forza all'Anderlecht sui quali si è concentrata l'attenzione della Sampdoria. Per conoscere meglio gli obiettivi blucerchiati Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva  Alessio Milone, giornalista di Sportitalia ed esperto del campionato belga:

Alessio, Suarez è una delle piste di maggiore attualità in casa blucerchiata per rafforzare il reparto avanzato. Descrivici la punta argentina dal punto di vista delle caratteristiche e a livello di carriera. “Suarez è un attaccante molto duttile, all'Anderlecht è stato impiegato non solo come centravanti classico, in quanto dinanzi all'arrivo di Okaka e di altri profili offensivi è stato utilizzato un po' come fece ai tempi Zeman con Totti, largo sulla destra o sulla sinistra. Si tratta di un vero numero 9, grande abilità nei dribbling, freddo dal dischetto e capace di far male anche dalla distanza.

E' arrivato all'Anderlecht nel 2008, nel corso della carriera ha dovuto fare i conti con numerosi infortuni, ha subito la rottura del crociato del ginocchio, si è rotto il menisco, anche quest'anno ha avuto diversi problemi al ginocchio, fortunatamente non come nella scorsa stagione che ha quasi saltato interamente. Nell'ultimo campionato dopo aver saltato i primi mesi è riuscito a rientrare e a fornire un contributo piuttosto importante. È un classe '88, se non fa ora il salto di qualità rischia di non farlo più. Ha manifestato la volontà di provare una nuova esperienza, senza scordare il fattore ambientale, dopo i recenti attentati terroristici con la famiglia ha compreso ulteriormente come sia il giunto il momento di cambiare aria. Ha grandissima voglia di mettersi alle spalle gli infortuni e ogni problematica collegabile alla sicurezza”.

Qualcuno potrebbe storcere il naso pensando ad un attaccante di 28 anni che non ha compiuto il salto di qualità militando nel campionato belga, ma non bisogna scordare come proprio all'Anderlecht avesse militato per diversi anni un certo Biglia... “Il campionato belga non è al livello di altri tornei nazionali europei, si tratta di una nazione un po' a sé anche a livello televisivo e in termini di sponsorizzazione, ma il movimento è in enorme crescita come testimoniato dai risultati ottenuti a livello di Nazionale. C'è grandissima attenzione nei confronti della crescita e della valorizzazione dei giovani, sia provenienti dal proprio settore che pescati all'estero, in primis di talenti sudamericani. Il campionato belga viene visto come un ottimo trampolino di lancio da dirigenti e addetti ai lavori”.

Senza la lunga lista di infortuni come sarebbe cambiata la sua carriera? “Avrebbe avuto sicuramente prima la possibilità di cambiare formazione, è in possesso di grande tecnica, il talento non gli è mai mancato, ha patito il fatto di aver perso una buona parte delle preparazioni fisiche, in Belgio il campionato inizia già a luglio, è spesso partito piano per poi incidere maggiormente nella seconda parte di stagione. Anche Okaka l'anno scorso sembrava inizialmente una sorta di flop, ma aveva sulle gambe almeno un mese in meno in termini di lavoro fisico e si è vista eccome la differenza nei primi mesi ufficiali”.

Quante chance può vantare il club blucerchiato di chiudere l'operazione? Con la società belga potrebbero rientrare altri giocatori nella trattativa? “A mio parere la Samp può avere buone possibilità, non dimentichiamo la precedente operazione Okaka, i rapporti tra i club sono buoni, viene seguito anche Praet dopo Steven Defour, un importante play-maker a lungo seguito dalla Lazio, godendo anche del parere positivo di Biglia, in Belgio ha le caratteristiche di un nuovo “Pirlo”, con le giuste misure in termini di paragone. È un ex Standard Liegi, ha militato anche nel Porto prima di approdare all'Anderlecht. Per Suarez esiste anche la concorrenza tedesca, ad esempio dell'Hertha Berlino, ma non va mai dimenticato come gli argentini guardino sempre al calcio italiano con un certo fascino, da noi ha giocato Diego Armando Maradona, il più forte di sempre e pertanto la serie A attira maggiormente gli argentini. Inoltre il nostro campionato è più simile al loro, mentre la Bundesliga offre un calcio più fisico, rigido, da noi i giocatori di classe riescono sempre ad emergere al di là della questione tattica”.

Dennis Praet è un altro nome recentemente accostato alla Sampdoria. Ci troviamo dinanzi ad un talento in parte inespresso, sul quale si potrebbe puntare andando alla ricerca della definitiva consacrazione. “Praet è il classico numero 10, trequartista puro, è un giovane che ispira molto palla al piede, sa incidere anche sui calci piazzati e dal dischetto, pecca un pochino di personalità essendo relativamente giovane con i suoi 22 anni, ma ha tutto il tempo per crescere ulteriormente. Paga forse il fatto di faticare ad entrare nel giro della Nazionale, ma il Belgio è una Signor Nazionale, sarebbe difficile per chiunque, basta pensare soltanto in quel ruolo ad Hazard e Carrasco... Proviene dalla cantera dell'Anderlecht, il quartiere generale del club è semplicemente un gioiellino nella quale fin dalle prime formazioni giovanili si insegna a giocare seguendo la filosofia della prima squadra in modo tale che si dimostrino già pronti tatticamente e tecnicamente una volta approdati tra i grandi. Praet alterna grandissimi goal a prestazioni non pienamente convincenti, anche lui ha voglia di cambiare aria, come dimostrato dal rendimento dell'ultima stagione, nella quale ha regalato guizzi importanti ma non si è rivelato decisivo come in passato. Il suo addio è stato vicino già l'anno scorso con destinazione Siviglia, tante squadre si erano interessate, tuttora il Siviglia che però deve capire l'evoluzione della questione guida tecnica, la Fiorentina e la Sampdoria. Il suo agente si augurava di approdare fin da subito in un top club europeo, ma al momento le offerte delle big non risultano concretamente, un aspetto positivo per club come Fiorentina e Sampdoria che possano ritagliarsi il margine di poter anche trattare con l'Anderlecht, per il quale 5 milioni di euro non valorizzano adeguatamente il valore del cartellino. A mio parere un passaggio ad un club medio-alto come i viola e i blucerchiati rappresenterebbe la soluzione migliore. Per Suarez credo che attorno ai 2,5 milioni di euro si possa anche chiudere”.

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