ESCLUSIVA SN - Pari: "Paolo Mantovani ci ha aiutato a diventare uomini. Boskov il nostro condottiero"

19.05.2016 08:56 di  Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Pari: "Paolo Mantovani ci ha aiutato a diventare uomini. Boskov il nostro condottiero"
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© foto di Federico De Luca

Mille polmoni, intelligenza tattica fuori dalla norma, il compagno sempre pronto ad aiutarti, il giocatore che ogni allenatore, in qualsiasi epoca, vorrebbe avere a disposizione. Nel giorno dei festeggiamenti per il 25° anniversario dalla conquista dello scudetto, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Fausto Pari:

“Resta un'annata indimenticabile, non capitava tutti i giorni che una squadra non metropolitana conquistasse lo scudetto, nella storia del calcio italiano si tratta dell'ultima occasione, poi è entrata in scena la ripartizione dei diritti tv. Si trattava di un meravigliosa epopea. Ho indossato la maglia della Sampdoria per 9 anni dal 1983 al 1992, fu un periodo stupendo sia a livello professionale, che umano, ho conosciuto persone e compagni eccezionali, insieme a tifosi meravigliosi, in quel periodo mezza città era ai nostri piedi. Il sottoscritto, con tutti i miei compagni, ha avuto la fortuna di lavorare con il Presidente Paolo Mantovani e la sua famiglia, mister Boskov e il Ds Borea.

La vedo molto difficile che sia possibile assistere a qualcosa di simile, in quegli anni il calcio italiano poteva contare su imprenditori del livello di Mantovani e Berlusconi ad esempio, ora risulta davvero complicato, servirebbe gente con alle spalle enormi capitali da poter investire. Del Presidente ho ricordi straordinari, era unico, ci ha accolto ragazzi e ci ha accompagnato nel processo di crescita, aiutandoci a diventare uomini, al suo fianco siamo cresciuti, maturati, abbiamo acquisito un grande bagaglio d'esperienza e ci siamo arricchiti in virtù di quei rapporti umani fuori dalla norma. Ho ancora i suoi insegnamenti davanti agli occhi, mi guidano ancora nella vita di tutti i giorni. Con Borea ho avuto un rapporto splendido, l'ho ritrovato 9 anni più tardi a Modena. Boskov era il nostro condottiero, è stato bravissimo a farci capire quanto fossimo bravi, ci ha trasmesso la grinta decisiva.

Essere ancora oggi fermato dai tifosi e ricordato ad ogni occasione seppure siano passati tanti anni fa capire come quella squadra riuscì a costruire qualcosa di straordinario, se lo meritava il Presidente, l'intera società, il mister e i tifosi, sempre magnifici, oggi come alla nostra epoca".

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