L’Airone che a Genova non riuscì a volare. Auguri ad Andrea Caracciolo

L’Airone che a Genova non riuscì a volare. Auguri ad Andrea CaraccioloTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 18 settembre 2013, 08:00I Colori dei Nostri Campioni
di Serena Timossi

La sua caratteristica esultanza, che gli è valsa il soprannome di Airone, con la maglia blucerchiata si registra soltanto in un’occasione: Cagliari-Sampdoria nel campionato 2007/2008 (risultato finale 3-0). L’esperienza di Andrea Caracciolo sotto la Lanterna non si può certamente definire brillante, in quanto l’attaccante vi trascorse pochi mesi collezionando appena 12 gettoni, per poi fare ritorno nell’ambiente a lui più congeniale, Brescia, che rappresenta la piazza in cui si è espresso al meglio e a più riprese nel corso della sua carriera.

Caracciolo nasce difensore centrale nelle giovanili del Milan, finché il tecnico del Sancolombano non decide di sfruttare i suoi 194 centimetri nell’area di rigore avversaria. Le successive tappe (Como e Pro Vercelli) sono il preludio alla sua prima esperienza tra le fila delle Rondinelle, con cui esordisce in serie A nel 2001. Dopo una stagione proficua in prestito al Perugia, l’attaccante rientra alla base e si afferma nell’arco di due stagioni che puntano su di lui i riflettori del calciomercato, etichettandolo come promessa sulle orme di un certo Luca Toni, che vestì la casacca del Brescia dal 2001 al 2003. Ad avere la meglio è il Palermo, ma il rendimento altalenante e il feeling alterno con il goal lo costringono a fare le valigie dopo due stagioni, 62 presenze e 14 reti.

E’ l’estate del 2007 e sulla panchina della Samp siede Walter Mazzarri quando Caracciolo viene scelto da Marotta come sostituto dell’infortunato Bonazzoli. Chiuso dalla fantasia e dalla tecnica di Antonio Cassano e Vincenzo Montella e poco convincente nelle sue apparizioni in campo (12 di cui 6 da titolare), non riuscirà a spiccare il volo. A gennaio la cessione è inevitabile e il giocatore torna a vestire la casacca del Brescia, destinata a essere la città in cui ha lasciato il miglior ricordo tra i tifosi.

Due stagioni e mezzo più tardi, Caracciolo ci riprova: si allontana dalle Rondinelle e approda nuovamente a Genova in comproprietà, questa volta sponda rossoblù. Il copione si ripete, 12 presenze in campionato, una sola rete, prestazioni in chiaroscuro e valigia pronta a gennaio destinazione Novara.

Dallo scorso campionato l’attaccante milanese è tornato ad essere di proprietà delle Rondinelle, superando il record di De Paoli, miglior marcatore della storia del club biancazzurro con oltre cento reti siglate.

Nel giorno del suo 32° compleanno, rivolgiamo i nostri migliori auguri al bomber del Brescia Andrea Caracciolo, l’Airone che all’ombra della Lanterna non riuscì a spiegare le ali.