Auguri a Stefano Guberti, freccia blucerchiata

Auguri a Stefano Guberti, freccia blucerchiataTUTTOmercatoWEB.com
© foto di A.Mariani/TuttoVerbania.com
sabato 6 novembre 2010, 08:00I Colori dei Nostri Campioni
di Serena Timossi

Nell’arco di poco più di cinque anni Stefano Guberti è passato dal calcio dilettantistico a disputare un preliminare di Champions League; una rapida escalation dovuta a prestazioni sempre più convincenti che ne hanno evidenziato le qualità di centrocampista duttile e guizzante, in grado di ricoprire il ruolo di esterno offensivo o di trequartista a seconda del modulo adottato.

Nato a Sesto San Giovanni, ma cresciuto in Sardegna, inizialmente Stefano si dedica alla pallamano, ma la sua vera passione è il calcio e a quindici anni decide di intraprendere una nuova strada: dalle giovanili dell’Asseminese alla Primavera del Torres, società che lo gira in prestito in serie D tra le fila dell’Alghero, per poi rientrare alla base debuttando in C1.

L’Ascoli ne rileva il cartellino nel 2006; rientrato dal prestito all’Atalanta, inizialmente Guberti trova poco spazio in squadra, ma con l’arrivo di mister Sonetti a campionato in corso la situazione muta e Stefano conquista la titolarità. Il rendimento costante suscita l’interesse del Bari che, nel febbraio 2009, lo tessera fino al giugno seguente. Mezza stagione basta a renderlo una pedina fondamentale nella promozione dei Galletti nella massima serie con nove reti realizzate in diciotto presenze.

A contratto in scadenza si scatena l’interesse di diverse squadre di primo piano, che vedono un ottimo potenziale in questo ragazzo dotato di tecnica, polmoni e propensione al goal. E’ la Roma ad avere la meglio e Guberti fa il suo esordio in maglia giallorossa in Europa League contro il Gent. Per lui 12 gettoni tra campionato e serate di Coppa, ma con l’arrivo di Ranieri sulla panchina della squadra capitolina lo spazio in campo si riduce e la Samp si fa avanti a gennaio, individuando in lui un rinforzo di qualità adatto al modulo di Delneri.

Saettante, propenso a puntare e saltare l’uomo e a proporsi, Guberti si alterna con successo a Mannini e Semioli sulla fascia nel 4-4-2 di Delneri e trova il sigillo personale nelle partite casalinghe contro Lazio e Cagliari. A fine campionato la società blucerchiata trova l’intesa con la Roma per acquisire l’esterno a titolo di compartecipazione.

Nella stagione corrente Di Carlo ha scelto di schierarlo anche come vertice alto del rombo di centrocampo nel 4-3-1-2 per esaltarne le caratteristiche offensive e Stefano ha confermato di avere la Lazio tra i bersagli preferiti, firmando il pallonetto di piatto dal limite dell’area che ha sancito il 2-0 sui biancocelesti. Il secondo sigillo personale, a San Siro contro l'Inter di Benitez, è un capolavoro di coordinazione e prontezza.

Dalla gavetta ai palcoscenici europei Guberti, ventisei anni quest’oggi, si sta dimostrando un giocatore in rapida ascesa, capace di sacrificarsi, ma anche di conferire qualità e supporto al reparto avanzato, confermandosi una delle frecce all’arco blucerchiato.