Auguri a Christian Karembeu, mastino di centrocampo

Originario di Lifou, una delle isole della Nuova Caledonia, il talentuoso centrocampista di cui parliamo oggi ha legato le sue prestazioni alla Sampdoria tra il '95 e il '97, impressionando favorevolmente sul campo, ma distinguendosi anche per un comportamento eticamente non esemplare al di fuori del rettangolo verde, da cui scaturì un divorzio burrascoso.
Christian Karembeu, mastino di centrocampo dotato di buona tecnica e forte personalità, fu prelevato dalla Sampdoria di Enrico Mantovani dal Nantes, club francese in cui militò dal 1990 al 1995; un rinforzo di ottimo livello per un centrocampo che poteva contare, tra gli altri, su un giovanissimo Clarence Seedorf e sull'esperienza di Evani, Salsano e Invernizzi (mentre il parco attaccanti comprendeva giocatori di qualità come Mancini, Chiesa, Maniero, lo sfortunato Bertarelli e un volto che in seguito sarebbe diventato molto caro ai tifosi blucerchiati, che rispondeva al nome di Claudio Bellucci).
62 presenze collezionate con la casacca della Samp, impreziosite da 6 reti, costituiscono il suo curriculum all'ombra della Lanterna, con prestazioni caratterizzate da grande intensità e corsa. Fuori dal campo, il giocatore dagli inconfondibili rasta viene ricordato anche per l'avvenente ex moglie Adriana Skleranikova, top model slovacca da cui si è separato nel 2011.
L'addio alla Samp avvenne in circostanze particolari: mentre la società portava avanti una trattativa per una futura cessione al Barcellona, con cui l'accordo sembrava ormai raggiunto, il centrocampista firmò di propria iniziativa un contratto con il Real Madrid in tempi non concessi dal regolamento e per questo motivo fu messo fuori rosa. Terminata l'avventura genovese, Karembeu trascorse tre stagioni al Real Madrid, arricchendo notevolmente il proprio palmarès, prima di trasformarsi in un vero e proprio "globetrotter" del calcio europeo, con un campionato tra le file del Middlesbrough, tre all'Olympiakos (con cui conquistò due titoli) e due brevi esperienze al Servette e al Bastia.
Per concludere il breve profilo del giocatore naturalizzato francese, riportiamo una curiosità: recentemente Karembeu ha partecipato ad un programma televisivo intitolato "L'isola del campione", una sorta di reportage a puntate sulla sua terra d'origine, alla quale non ha mai nascosto di essere profondamente legato. Nonostante la lunga militanza nella nazionale francese, infatti, il centrocampista si è sempre sentito parte della Nuova Caledonia e, in segno di rispetto verso i propri antenati messi in piazza come "zoo umano" durante l'esposizione coloniale del 1931 a Parigi, non ha mai voluto cantare l'inno francese.
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