Palombo: "L'anno scorso mancava una guida. Voglio troppo bene alla Samp per pensare a me stesso, ringrazio Giampaolo per la fiducia"

11.10.2016 23:30 di  Alberto De Venuto   vedi letture
Palombo: "L'anno scorso mancava una guida. Voglio troppo bene alla Samp per pensare a me stesso, ringrazio Giampaolo per la fiducia"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Angelo Palombo ed una carriera da calciatore tinta, prevalentemente, di blucerchiato che va avanti da, ormai, tredici anni e mezzo, con una breve parentesi all'Inter. Lo storico capitano della Sampdoria, nella scorsa stagione sole 7 presenze e questa in corso, ancora, fermo a 0 è comunque il punto di riferimento per molti giovani all'interno della squadra allenata da Giampaolo. Questa sera, ospite negli studi di Primocanale, ha partecipato al programma televisivo Gradinata Sud trattando molti argomenti interessanti. Il capitano blucerchiato è partito, appunto, dal poco spazio avuto in questo ultimo anno e mezzo per poi fare un parallelo, sia a livello personale che di squadra, tra la stagione scorsa e quella appena inziata:

"Non giocare è la cosa più brutta ma le scelte tecniche vanno rispettate. È un anno e mezzo che le cose non vanno bene: voglio troppo bene alla Samp per pensare a me stesso. L'anno scorso mancava una guida, mentre quest'anno abbiamo un allenatore che rispetta tutti, sia i giovani che i più vecchi. Giampaolo è autorevole col gruppo ed esprime un bel calcio, da parte nostra c'è la massima volontà nel seguire le sue indicazioni".

Palombo, poi, ha parlato delle metodologie di lavoro di Giampaolo: "Già dal ritiro ha trasmesso le propria idee di gioco che tuttora si vedono. Vuole sempre che si inizi a giocare da dietro con la palla. Sin dall'inizio ha lavorato sul palleggio continuo, anche in spazi corti. Logicamente non essendo abituati a questo tipo di gioco, all'inizio abbiam fatto un po' di fatica. Il suo è un gioco dispendioso sia a livello fisico che mentale".

Il n°17 blucerchiato ha poi parlato della prossima partita e dell'attuale momento che la squadra sta attraversando: "La partita di Pescara è molto importante, dobbiamo fare punti che sicuramente darebbero morale, anche in vista del Derby. Ma in caso contrario, non bisogna fare drammi, anzi sarà un motivo in più per andare a conquistare i tre punti contro il Genoa, ora però la testa solo al Pescara.

Al momento le difficoltà sono più a livello di risultati che di prestazioni ma bisogna continuare così, i risultati alla fine arriveranno, il mister merita fiducia. Nonostante le sconfitte la fiducia c'è sempre, lo dimostra il fatto che in ogni partita imponiamo il nostro gioco. Siamo sereni ma allo stesso tempo consci che dobbiamo migliorare alcune cose. Capisco la delusione dei tifosi per i risultati ma noi giocatori non siamo preoccupati. C'è da dire che alcuni punti non sono arrivati per alcuni torti arbitrali".

Il centrocampista blucerchiato, in seguito, si è soffermato su alcuni giovani arrivati quest'anno e che c'erano già: "In Italia c'è poca pazienza, ma i nostri giovani, che sono giocatori di qualità, hanno bisogno di tempo per maturare. Inoltre Giampaolo è l uomo giusto per farli crescere. Torreira, ad esempio, è un ottimo giocatore, crescerà sicuramente e farà molto bene. Praet deve ancora ambientarsi, ma ha lasciato intravedere le sue qualità. E' logico che abbia bisgono di un periodo di ambientamento, ma se la società ha deciso di investire su di lui è perché ci crede fermamente. 

Dodò se segue le indicazioni del mister, migliorerà sicuramente. Ha grandi qualità, inoltre è un bravissimo ragazzo, ha un carattere introverso. Di certo i 5 milioni investiti per lui non sono sprecati. Per Muriel spero, che questo, possa essere il suo anno, se lo merita. Anche lui è stato spesso criticato ingiustamente e sarei felice- riporta Sampdorianews.net- sia per lui che per la squadra, se facesse bene. E' un giocatore che se sente la fiducia attorno a sé ha tutto per fare la differenza".

Su Viviano: "E' uno dei migliori portieri in Italia. L'anno scorso è risutlato essere decisivo per la salvezza con le sue parate".

Su Cassano: "E' un problema che riguarda lui e la società. Da parte nostra non avremmo nessun problema qualora tornasse ad allenarsi col gruppo. Con Antonio ci parlo spesso, anche perché ci sono passato anch'io e so cosa si prova. Però le scelte della società vanno rispettate".  

Palombo si è poi soffermato sul suo rapporto con Giampaolo sia dal punto di vista prettamente tattico, sia da un punto di vista relazionale: "Sto imparando a giocare in difesa. Il mister mi tiene in considerazione come pedina arretrata ed io mi sento all'altezza di poter ricoprire quel ruolo, altrimenti avrei già smesso. In ogni allenamento cerco sempre di ritagliarmi il mio spazio. Sento la sua fiducia, sia in campo che fuori, e per questo devo ringraziarlo. Per me è un motivo in più per lavorare sempre al meglio".

Infine, non poteva mancare, un accenno al Derby, ormai alle porte: "Quello di Genova è il più bello d'Italia. Normale che per quelli che arrivano da fuori, il valore di questa partita non si percepisca subito. Ma in città si respira e si capisce l'importanza di tale evento. Poi per chi era presente l'anno scorso, c'è una grande voglia di rivlasa. Mi piacerebbe molto poter giocare questa partita, ma l'importante sarà fare una grande prestazione e portare a casa più punti possibili".