Pagellone Sampdoria: Depaoli timbra, Hadzikadunic si fa sorprendere, Cuni lotta

Pagellone Sampdoria: Depaoli timbra, Hadzikadunic si fa sorprendere, Cuni lotta
© foto di Sampdoria.it
Oggi alle 22:00Il Pagellone
di Serena Timossi

Ghidotti 6: torna tra i pali dopo le due performance non eccelse di Coucke. Nulla può sullo stacco perentorio di Moncini, sventa un pericolo al 77' con un'uscita bassa coi tempi giusti. 

Riccio 6: fa buona guardia, pochi pericoli dalle sue parti.

Hadzikadunic 5: si fa sorprendere di testa da Moncini, che riagguanta il pari a tre giri d'orologio dall'esultanza di Depaoli. Non sempre riesce a fare valere i propri centimetri nel gioco aereo, ma i biancorossi per fortuna non sono in giornata di grazia.

Vulikic 6: la lettura dei movimenti dei giocatori offensivi del Bari funziona, non viene messo in grossa difficoltà. Qualche sbavatura quando gli tocca impostare.

Depaoli 6,5: si fa trovare al posto giusto al 28', ricevendo l'assist di Pafundi e anticipando Meroni con una girata che beffa Cerofolini. Tra i più positivi di un match equilibrato. Bravo a non farsi condizionare dal giallo evitabile rimediato in avvio.

(Dal 79' Barak 5,5: normalmente, quando si disputano pochi minuti, si opta per un n.g., ma il centrocampista prima sciupa un'occasione al 92' sbagliando il controllo, poi serve un avversario nel tentativo di disimpegnare a centrocampo perciò optiamo per la tirata d'orecchie. Deve cambiare rotta perché può e deve fare di più).

Abildgaard 6: le dà e le prende, ormai abbonato al turbante per gli scontri aerei. Si fa notare per una testata da distanza siderale al 49', che termina di poco sul fondo.

Henderson 5: dopo appena 6' finisce sul taccuino dei cattivi per un intervento irruente. Gli si richiede sostanza, ma spesso si nota per il gioco irregolare piuttosto che per il pressing. Male in costruzione, non fornisce apporto sufficiente ai trequartisti.

(Dal 65' Bellemo 6: svolge il compitino senza sussulti, ma con ordine).

Ioannou 5: perde il duello con Dickmann,  che ha un altro passo. Se ne va in progressione soltanto in un'occasione, dando poco apporto in fase attiva. Traversoni da ricalibrare.

Pafundi 6,5: confeziona l'assist per il momentaneo vantaggio blucerchiato ed è l'unico giocatore dell'undici titolare in possesso di tecnica e rapidità. Al 56' se ne va in solitaria in contropiede, ma la conclusione in caduta è debole. Resta un ragazzo su cui puntare, ma necessita di accumulare minutaggio.

Benedetti 5,5: il primo sussulto blucerchiato, al 26', è il suo: conclusione da fuori potente su sponda di Pafundi, respinta da Cerofolini. Più vivace nella ripresa, ma il piede non è caldo e nel complesso non risulta incisivo.

(Dal 65' Venuti 6: al 72' è protagonista di una chiusura tempestiva e provvidenziale su Sibilli).

Cuni 6: partita generosa da unica punta, caratterizzata da tanto sacrificio in copertura e qualche guizzo nella metacampo avversaria. La sua spizzata per Pafundi innesca l'azione dello 0-1. Il lavoro spalle alla porta a tratti è macchinoso, meglio i movimenti tra le linee e si dà da fare sino all'ultimo, tenendo anche a livello di fiato. Tenta la girata al 47' (deviata in angolo), mentre nella ripresa è protagonista di una buona giocata, ma apre troppo sul tiro a giro che termina sul fondo. Spirito giusto, specie nella ripresa.

(Dal 79' Coda s.v.: non riceve palloni giocabili).

All. Donati 5,5: opta per il 3-4-2-1,  con una trequarti inedita formata da Pafundi e Benedetti. In attacco punta su Cuni e a centrocampo preferisce Ioannou a Venuti, mentre in difesa ha come sempre scelte obbligate. La squadra scende in campo contratta, quasi spaurita, e nei primi minuti di gioco fioccano i gialli ingenui (ben tre dopo sei minuti). Ancora una volta, il vantaggio dura pochi giri d'orologio, altro aspetto su cui lavorare. Di fronte a un Bari altrettanto in crisi, nonostante la volontà, si poteva fare di più e l'identità di gioco non è ancora ben definita. Donati è al timone di una situazione non facile, ma deve necessariamente lavorare molto anche dal punto di vista mentale per sopperire alle carenze tecniche della rosa, puntando nel contempo a valorizzare le caratteristiche dei pochi - come Pafundi - che avrebbero i numeri per dare un apporto concreto. Intanto, almeno, mette in cascina il primo punto, ma occorre cambiare passo nelle prossime due gare casalinghe.