Difesa di belle statuine. Centrocampo pigro. Bonazzoli si impegna

31.10.2019 00:33 di  Paolo Paolillo   vedi letture
Difesa di belle statuine. Centrocampo pigro. Bonazzoli si impegna
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Audero 6: ci tiene a galla con la parata che manda la palla sulla traversa e genera il caso Var della partita. Colpito a freddo da Lapadula, non può molto sul diagonale ravvicinato dell'attaccante leccese.

Depaoli 5: mette troppa foga in ogni cosa che fa. Ci mette l'anima ma non si controlla. Il risultato è che sbaglia molti cross nei momenti topici e ne mette alcuni interessanti ma che non sortiscono nessuna occasione.

Colley 4: prestazione impresentabile. Soffre Lapadula, poi Babacar, se passa Falco gli vede la targa e basta. Lanci lunghi, spesso sbagliati e una partita in costante difficoltà. Sul primo gol è una statua di marmo.

Ferrari 5: non può essere sufficiente la prestazione dell'ex Bologna, ma è anche vero che, grazie al suo salvataggio di petto, la squadra va sotto di un solo gol all'intervallo e in parità numerica. Anche lui soffre gli avanti giallorossi e gli inserimenti dei centrocampisti, faticando a prendere le misure e - sul primo gol - balla lo swing tra i due avanti giallorossi.

Murru 5: partita in incognito del terzino sardo, che sale – come spesso accade – nella ripresa. Molti cross, tanto impegno, qualche buona chiusura, ma spinta disordinata e ad intermittenza. Nel secondo tempo, come il resto della squadra, è alla mercè del Lecce che, in dieci, fa quello che vuole per quaranta minuti.

Ekdal 4,5: il peggiore in mezzo. Balla la tarantella coi suoi compagni, irretito dal palleggio semplice ed efficace dei giallorossi. Perde la sfida con Tachtsidis di gran lunga, sia nel fare gioco che nell'interdire. Sembra che non sappia cosa fare con la palla tra i piedi e che la via dell'improvvisazione sia la migliore tattica del momento.

Vieira 4,5: tanto agonismo, tanti muscoli, poche geometrie e pochi inserimenti. La sensazione è quella generale, ossia di correre dietro ad una squadra che sfuggiva grazie a cose semplici.

Barreto 4,5: titolare dopo tanto tempo, l'impegno è lo stesso di sempre, ma la fatica è doppia. Annega dietro al centrocampo giallorosso e viene sostituito a fine primo tempo. (dal 1's.t. Ramirez 6: ci riprende dal precipizio nel quale eravamo caduti. Uno così, per esperienza, qualità tecnica e personalità deve giocare sempre. Dalla qualità passa la salvezza e lui ne ha).

Bertolacci 4,5: sì, ok il primo tiro è suo. Poi nient'altro. Esce quasi subito da una partita nel quale mai è entrato veramente. Lento, in difficoltà, senza idee da trequartista. Convince di più da interno ma la sensazione è quella che sia una fiducia a tempo (dal 21' s.t. Leris 4: ingiudicabile. Onestamente cominciamo a non capire cosa ci vedano i mister. Senza offesa per nessuno, ma di giocatori così, non ne abbiamo bisogno ora).

Quagliarella 4: dispiace e sono veramente triste nel vederlo giocare così. Avulso è volergli fare un complimento. Oggi tocca quasi nessun pallone, eppure il modulo è quello con un trequartista e una seconda punta vicino a lui. Continua ad essere poco cercato, ma fa poco per farsi trovare. In più, non trova la porta e l'unica volta che la centra, trova un tacco di un difensore leccese a negargli il gol. Speriamo tutti che, a cominciare da Ferrara, inizi un campionato diverso per lui. Onestamente, un po' di panchina, non sarebbe nemmeno una bestemmia.

Bonazzoli 6: perché si impegna e corre. Finisce coi crampi, impegna due volte Gabriel, mangiandosi il vantaggio dopo un minuto e mezzo a tu per tu con l'estremo leccese, calciando malamente di sinistro, quando poteva usare il destro. I limiti tecnici ci sono, ma lo spirito da seguire è il suo (dal 21's.t. Rigoni 5,5: procura l'espulsione di Tachtsidis e mette la palla sulla testa di Ramirez in occasione del pareggio. Per il resto, tanti cross più o meno validi ma poco pericolosi. Non salta l'uomo e non prova nessuna giocata. Si limita ad un compitino che in questo momento non è accettabile).

All. Ranieri 4,5: con estremo rispetto di Sir Claudio, ma la squadra di oggi è, magari, giusta nel modulo, ma completamente sbagliata negli interpreti. Barreto rispolverato in un centrocampo a tre dove manca dinamismo, Bertolacci mezzapunta quando hai il trequartista in panca e di caratura superiore. Leris inserito quando si hanno alternative come Jankto o Gabbiadini. Il più grande appunto, mi spiace, è proprio Gabbiadini in panchina. Lui è quello che ha visto la porta più di qualunque altro giocatore, segnando due gol e venendo dal gran gol di Bologna. In questi momenti ci si attacca a tutto. Quindi, o non stava bene o è inspiegabile lasciarlo 90 minuti in panchina. Liverani esce dal Ferraris recriminando i tre punti. Ahimè, senza fare moltissimo, ha ragione.