Un sinistro micidiale. Auguri a Mihajlovic, il re delle punizioni

Un sinistro micidiale. Auguri a Mihajlovic, il re delle punizioniTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giacomo Morini
domenica 20 febbraio 2011, 08:00I Colori dei Nostri Campioni
di Serena Timossi

Dagli spalti con tono concitato qualcuno intima all’arbitro di segnalare il fallo. Il direttore di gara porta il fischietto alla bocca e decreta il calcio di punizione. Il giocatore sistema la sfera, mentre il portiere avversario impartisce le ultime indicazioni alla barriera. La Sud intona l’immancabile coro: “Sinisa, mira la porta, tira la bomba…”. E lui, Sinisa, con un solo gesto riesce al tempo stesso a schiaffeggiare ed accarezzare il pallone che, con un repentino cambiamento di traiettoria, dopo aver scavalcato la barriera scende di colpo, beffa l’incolpevole estremo difensore avversario e si deposita sul fondo della rete, liberando finalmente l’incontenibile boato dello stadio.

Difensore unico nel suo genere, dotato di una straordinaria classe sui calci da fermo, Mihajlovic ha indossato la casacca della Samp dal 1994 al 1998. Il giocatore serbo, che aveva cominciato la carriera come centrocampista avanzato, fu dapprima impiegato da Vujadin Boskov come esterno di difesa e successivamente come centrale da Eriksson che, dopo averne sperimentato l’efficacia in quel ruolo in una situazione di emergenza, decise di non spostarlo più.

Non solo punizioni, ma anche parabole insidiose su corner e lanci lunghi pennellati, ne fecero un difensore atipico, incubo dei portieri avversari per quel sinistro vellutato e implacabile, capace di imprimere al pallone la giusta forza e di pilotarlo con potenza e classe, attingendo ad un repertorio vario, alla ricerca di esecuzioni sempre diverse a seconda delle situazioni di gioco e dell’istinto. Lo si vedeva tentare la conclusione indifferentemente di collo, esterno o interno del piede, senza smarrire la sensazione che fosse il pallone a piegarsi alla volontà di quel ragazzo dal temperamento d’acciaio.

Mihajlovic comanda la classifica dei migliori marcatori su punizione diretta del campionato italiano con 28 reti ed ha all’attivo una tripletta, sempre su punizione diretta, realizzata nello stesso incontro (con la maglia della Lazio, proprio a danno della Samp). Questa sua straordinaria abilità divenne persino oggetto di studio da parte dell’Università di Belgrado, quando alcuni ricercatori del Dipartimento di Fisica decisero di carpirne i segreti balistici, analizzandone con appositi strumenti la velocità, la potenza e la traiettoria. Risultato delle misurazioni? Dati impressionanti (il record personale è una velocità di 160 all’ora, la distanza maggiore da cui fece goal circa 65 metri, all’epoca della militanza nel Vojvodina), ma nessun segreto rubato. 

Forse saremo bizzarri noi appassionati di calcio, eppure gli scarsi risultati della ricerca non ci deludono più di tanto. Forse perché noi profani pensiamo solamente che la classe non si debba studiare, ma ammirare e applaudire. Forse semplicemente perché a noi basta aver goduto appieno di quell’istante in cui Sinisa sistemava la palla, di quella frazione di secondo che intercorreva tra la fine del coro e il momento in cui il “facci sognar” si era trasformato in una splendida, deliziosamente concreta, realtà.