Semplicemente El Tuma. Auguri a Gilberto Martinez

Semplicemente El Tuma. Auguri a Gilberto MartinezTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
sabato 1 ottobre 2011, 08:15I Colori dei Nostri Campioni
di Serena Timossi

Lasciare un buon ricordo di sé in una stagione sciagurata come quella della retrocessione blucerchiata 2010/2011 non è impresa da poco. Gilberto Martinez, tuttavia, è riuscito a farsi apprezzare nei pochi mesi in cui è stato a disposizione della travagliata coppia di allenatori Di Carlo e Cavasin, soprattutto grazie alla sua grinta, al piglio e alla forza d'animo che lo contraddistinguono e che sono i tratti salienti della sua carriera.

Il soprannome, El Tuma (ossia il martello), è indice di un difensore che non molla mai, tignoso quanto basta senza eccedere nel gioco falloso. Martinez è cresciuto nelle giovanili del Deportivo Saprissa, club costaricano, e si è fatto conoscere dal calcio italiano prevalentemente con la maglia del Brescia, dove approdò in seguito alle buone prestazioni inanellate nel corso dei mondiali del 2002 di Corea e Giappone. Le Rondinelle compaiono a più riprese nel suo curriculum: 122 gettoni tra 2002 e 2006 e 49 tra 2007 e 2011, dopo una sfortunata esperienza in prestito alla Roma. I tifosi della squadra capitolina, infatti, non lo hanno mai visto scendere in campo a causa di un grave infortunio ai legamenti subito in Nazionale, che lo costrinse ad un periodo di stop di due anni e due mesi. El Tuma tiene fede al suo soprannome e, anche se la sua grande occasione è sfumata, non demorde, recuperando la forma e tornando a calcare il prato verde con la maglia del Brescia, con cui continua a dare sfoggio della propria duttilità, impiegato alternativamente come esterno destro di difesa, di centrocampo e, sporadicamente, centrale.

Nel gennaio scorso lo scambio di prestiti con Accardi, che lo ha portato a vivere i cinque mesi più difficili per i colori blucerchiati nell'era Garrone, fino ad allora densa di soddisfazioni e successi. A onor del vero, anche Martinez non è stato immune da errori tattici che hanno fatto sì che gli fossero attribuite colpe su alcuni goal; ma di fronte al tourbillon di eventi, stati d'animo passivi, incapacità di reagire di gran parte della rosa, quel che più è emerso del Tuma è il gran carattere, unito alle doti nell'anticipo, alla rapidità e alla voglia di gettare il cuore oltre l'ostacolo, sempre.

Rientrato a Brescia, Martinez ha da poco interrotto consensualmente il rapporto che lo legava alla società lombarda, in cui non trovava spazio, mantenendo comunque la possibilità di allenarsi con gli ex compagni finché lo riterrà opportuno. Nel giorno del suo trentaduesimo compleanno, siamo lieti di augurargli di ottenere ancora molte soddisfazioni nel mondo del calcio. La grinta giusta c'è, come di consueto, ed è la stessa forza che gli ha permesso di riprendersi da un serio infortunio, di riconquistare la massima serie dopo i trent'anni e di provare, con professionalità e passione, a salvare una Samp troppo fragile per uscire dalle sabbie mobili. La stessa grinta che i tifosi blucerchiati conserveranno come monito per chi l'aveva lasciata negli spogliatoi, dimenticandosi cosa significasse davvero onorare la maglia e i colori indossati.