Mai arrendersi. Auguri a Eder, il mai domo

Il suo arrivo a Genova lo scorso gennaio è stato uno dei fattori chiave della metamorfosi della squadra blucerchiata nel campionato cadetto e oggi, raggiunta la serie A, Eder Citadin Martins è determinato a lasciare un segno altrettanto evidente, aiutando la Sampdoria a conquistare la permanenza nella categoria.
Rapido, tecnico e pungente nell'uno contro uno, l'attaccante brasiliano rappresenta il partner ideale per un centravanti d'area di rigore come Maxi Lopez, mentre la scorsa stagione ha formato una coppia affiatata e ben assortita con Nicola Pozzi, un altro dei mattatori della Samp targata Iachini.
Eder cresce nelle giovanili del Criciùma, squadra brasiliana con cui debutta nel calcio professionistico nel 2004; pochi mesi più tardi si trasferisce in Italia, rispondendo alla chiamata dell'Empoli, che lo acquista nel gennaio 2005 per una cifra superiore ai 500.000 euro, aggregandolo alla formazione Primavera. L'esordio in prima squadra avviene nella stagione 2006/2007, anche se si tratta per lo più di spezzoni di gara, per un totale di 5 gettoni. L'attaccante necessita di giocare con continuità per crescere ed esprimere appieno il proprio potenziale e l'esperienza successiva, tra le fila del Frosinone, con cui disputerà due campionati su buoni livelli collezionando 52 presenze e segnando 20 goal, sarà decisiva nel suo processo di maturazione.
Rientrato in terra toscana, i tempi sono ormai maturi per un inserimento stabile nell'undici base ed Eder si rivela il trascinatore dell'Empoli nella stagione 2009/2010, realizzando 27 reti che gli valgono il titolo di capocannoniere di serie B e provando la soddisfazione personale di realizzare un poker in Empoli-Salernitana. La stagione seguente lotta in serie A con la maglia del Brescia, realizzando sei reti (tra cui una ai danni della Samp), per poi accasarsi a Cesena in seguito al mancato riscatto da parte della retrocessa squadra lombarda.
La Samp lo acquista a titolo temporaneo dal Cesena nella finestra di mercato dello scorso gennaio, individuando nell'attaccante, rapido e tecnico, le qualità necessarie per duettare con Pozzi, andando a rimpinguare un reparto con poche alternative sino a quel momento. Fin dalle prime partite, Eder mostra le sue qualità, andando a segno a Vicenza (1-1), trascinando la squadra con una doppietta casalinga contro il Bari (2-0) e timbrando anche nella trasferta di Modena (0-2). Propizia le reti del compagno di reparto e non fa mancare corsa e sacrificio, diventando ben presto uno dei beniamini della tifoseria. Durante i playoff è l'autore del goal che riapre i giochi con il Sassuolo nella tenace semifinale di andata nella cornice del "Ferraris".
Nell'attuale campionato, contraddistinto da una partenza brillante della neopromossa Samp, purtroppo seguita da un lungo blackout caratterizzato da una serie di sette sconfitte consecutive, Eder è uno dei pochi elementi ad essere raramente sceso al di sotto della sufficienza, grazie al suo carattere volitivo e tenace e alla capacità di fare reparto da solo quando orfano del proprio partner d'attacco (ad esempio contro Milan e Roma), mettendo in difficoltà gli avversari con la sua qualità palla al piede.
Su di lui la Samp punta molto per tentare di scalare la classifica, scacciando i fantasmi e cercando di mantenere una massima serie conquistata pochi mesi fa con una cavalcata straordinaria e inaspettata. Il cuore dentro le scarpe, la testa concentrata sull'obiettivo salvezza e una frase scolpita nella mente: "Arrendersi mai". Proprio come Eder ha fatto quando è approdato in una squadra che sembrava aver smarrito la via, quando l'ha presa per mano per condurla in serie A. Quella categoria in cui, ora più che mai, dobbiamo continuare a non arrenderci.
Partita IVA 01488100510
© 2025 sampdorianews.net - Tutti i diritti riservati
