Auguri a Graziano Pellè, mister doppietta della promozione

Per Graziano Pellè non era impresa semplice farsi trovare pronto per sostituire degnamente un Nicola Pozzi protagonista di una delle sue migliori stagioni, tanto più perché, al momento del suo arrivo lo scorso gennaio, l'attaccante salentino si trovava alle prese con un problema fisico che lo accompagnava da qualche tempo e non ne aveva reso possibile l'utilizzo immediato.
Terminate le necessarie cure, Pellè ha debuttato con la maglia blucerchiata il 6 marzo 2012 in occasione dell'1-0 casalingo con cui la squadra blucerchiata superò l'Empoli. L'esordio da titolare, nella trasferta di Cittadella, è da incorniciare: l'attaccante realizza una doppietta raccogliendo prima l'assist di Eder al 34' del primo tempo e trovando, sul finire della prima frazione di gioco, l'incornata vincente su corner sul primo palo di Renan. La settimana seguente Iachini lo schiera nuovamente titolare e il centravanti ex-Lecce lo ripaga replicando il copione di Cittadella: i suoi sigilli chiudono con un perentorio 2-0 la gara interna contro la Nocerina, allontanando i fantasmi di una partita d'andata dal sapore assai diverso.
Al di là dei quattro goal segnati, Pellè si è rivelato un elemento utilissimo a fare salire la squadra, proteggendo palla con maestria e sfruttando la sua corporatura (193 cm di altezza per 84 kg), particolarmente adatta ad un campionato "fisico" come la serie B.
La prestanza fisica, il colpo di testa potente e le doppiette decisive lo hanno reso un valido rinforzo per il reparto avanzato; mentre l'unico neo stagionale resta la sua ingenua espulsione a Castellammare contro la Juve Stabia, anche se la conseguente entrata in campo, bagnata da goal, del giovanissimo Mauro Icardi ha reso molto più dolce la sua uscita anticipata dal terreno di gioco. La rete dell'attaccante della primavera blucerchiata può essere considerata un punto di svolta, il segnale che quella rincorsa disperata al sesto posto e alla serie A attraverso i playoff si sarebbe potuta concretizzare. Nel calcio, si sa, gli episodi contano e l'espulsione di Pellè ha paradossalmente cambiato il corso della stagione blucerchiata.
Pellè ha alle spalle un passato da ballerino (fu un giovanissimo campione italiano di liscio e latinoamericano), ma a dodici anni decise che, nonostante le doti, quello non fosse il palcoscenico che sognava: nessuna pista da ballo nel suo futuro, bensì il rettangolo verde, "assaggiato" per la prima volta nelle giovanili del Lecce, con cui conquistò due scudetti e una Coppa Italia primavera. Il club salentino lo girò in prestito al Crotone, al Catania e al Cesena, e proprio con i bianconeri l'attaccante si guadagnò le prime luci della ribalta: 10 reti in cadetteria gli aprirono le porte della nazionale e gli valsero il premio Piola come miglior attaccante italiano Under-21.
In seguito alle buone prestazioni con cui si distinse all'Europeo Under-21, l''enfant prodige approdò all'AZ Alkmaar di van Gaal, in cui trascorse 4 stagioni, per poi fare ritorno in Italia, tra le file del Parma, società che lo scorso gennaio lo ha ceduto a titolo temporaneo alla Samp.
Insieme ai canonici auguri per il suo ventisettesimo compleanno, rivolgiamo a Pellè un sentito ringraziamento per aver contribuito, insieme ai suoi compagni, a mister Iachini e all'operato della società, a riportare la Samp in serie A. Tutti loro hanno inserito un tassello dai brillanti colori blucerchiati nel mosaico, dalla realizzazione meravigliosamente tormentata, della promozione.
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