Alchimia blucerchiata. Auguri a Giulio Falcone, l'ultimo baluardo

Alchimia blucerchiata. Auguri a Giulio Falcone, l'ultimo baluardoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giacomo Morini
martedì 31 maggio 2011, 08:00I Colori dei Nostri Campioni
di Serena Timossi

Il 31 maggio di 37 anni fa nasceva uno dei difensori più affidabili e amati della storia recente della Samp: un combattente che risponde al nome di Giulio Falcone.

Il centrale originario di Atri, in provincia di Teramo, ha alle spalle una carriera quasi esclusivamente vissuta nella massima serie, cominciata nel Torino, che all’inizio degli anni ’90 lo preleva dalla Renato Curi, la squadra di Pescara con cui vinse due scudetti nelle categorie di Giovanissimi e Allievi. La società granata lo inserisce nella propria formazione Primavera, sino a farlo debuttare in prima squadra nel ’93 contro la Reggiana. L’inserimento è graduale e la vera e propria consacrazione avviene nella stagione ’95-’96, in cui trova continuità e desta l’interesse della Fiorentina di Ranieri. Al termine di una stagione travagliata, il Torino retrocede in serie B e Falcone si trasferisce a Firenze.

Il periodo trascorso con la maglia viola coincide con l’unica rete segnata in carriera, ai danni del Vicenza nel gennaio ’99. L’estate di quell’anno il difensore lascia la Toscana ed approda al Bologna, in cui rimarrà 4 stagioni collezionando 101 presenze e prestazioni maiuscole, interrotte purtroppo da un infortunio che non gli consentirà di scendere in campo per gran parte dell’ultimo campionato in rossoblù.

Il centrale giunge alla Samp nella stagione 2003/2004, quando la compagine blucerchiata, alla cui Presidenza si è da poco insediato Riccardo Garrone, ha appena centrato la promozione in serie A. Ben presto Falcone diviene uno dei cardini difensivi e la neopromossa stupisce sfiorando la qualificazione Uefa e, l’anno seguente, centrando il quinto posto, ad un passo dalla Champions League. Le 4 stagioni a tinte blucerchiate assumono anche sfumature “azzurre”: grazie alla sua solidità ed affidabilità guadagna anche la prima convocazione nella Nazionale di Donadoni nell’estate 2006, ma non si può fare a meno di citare anche la parentesi dolorosa costituita dalla rottura del legamento crociato del ginocchio destro nell’aprile 2005, quando l'interesse dell'Inter nei suoi confronti era diventato qualcosa di più di una semplice voce di mercato. Nel corso della stagione 2006/2007 il suo rendimento subisce un calo e, giunto in scadenza di contratto, viene lasciato libero di accasarsi altrove.

Falcone chiude la carriera nel 2009, al termine di due campionati con la casacca del Parma, ed attualmente gestisce un’impresa che opera nel settore delle energie rinnovabili, occupandosi in particolar modo della produzione di metano attraverso la fermentazione dei cereali.

Non ci resta che porgere i migliori auguri nel giorno del suo trentasettesimo compleanno ad un calciatore che è tuttora unito al pubblico blucerchiato da un solido legame, che lo stesso Falcone ha definito ai taccuini di Sampdorianews un’alchimia particolare”. Una stima ed un affetto che risultano del tutto reciproci.