Michieli: "Sampdoria, non c’è la volontà dell’attuale proprietà di cercare compratori"

Maurizio Michieli, giornalista e sampdoriano, ha partecipato a Forever Samp in onda su Telenord e ha commentato le vicende extra campo che sembrano garantire alla Sampdoria almeno la possibilità di giocarsi i playout contro la Salernitana.
“Per quello che ci ha detto l’Avv. Grassani, la sentenza contro il Brescia sembra abbia basi solidissime e sia inattaccabile. Mi aspetto quindi che venga confermata in appello e conseguentemente penso che la possibilità di non giocare in assoluto i playout sia limitatissima, relativa proprio alla possibilità che l’appello dia ragione al Brescia, richiamando in causa il Frosinone che a quel punto avrebbe tutte le ragioni di impuntarsi perché sarebbe assurdo chiedergli di giocare una partita un mese dopo.
Radrizzani non ha nulla a che fare con la Sampdoria da un anno e mezzo. Sentire che ha a che fare con la penalizzazione del Brescia per salvare la Sampdoria è grottesco. La Sampdoria ha tutte le colpe del mondo perché, se retrocedi con tre squadre su tre, vuol dire averne fatte più di Carlo in Francia, però non le si possono attribuire anche colpe non proprie, riporta Sampdorianews.net.
Non c’è la volontà dell’attuale proprietà di cercare compratori. Tra l’altro avendo avuto rassicurazioni dall’azionista di maggioranza che non intende tirarsi indietro, si va avanti. Secondo me, se ci fosse stata la volontà di lasciare da parte di questa proprietà, questa sarebbe emersa immediatamente dopo la retrocessione probabilmente dicendo siamo qui, vogliamo tagliare le perdite, trattiamo.
Quando la Salernitana ha fissato un premio salvezza di tre milioni, la squadra aveva iniziato a macinare punti. Adesso non credo sia stato ancora deciso, ma magari non credi nell’orgoglio ma nei soldi si, metti lì un milione di premio e ti salvi. Alla fine con una categoria in ballo e già 40 milioni di passivo, potrebbe essere una possibilità.
Sulle voci su Foresti e Calabro io non capisco. Secondo me si deve partire da un dg, poi un ds, che spero possa essere Mancini confermato, i quali in accordo scelgono il nome dell’allenatore. Già che si parli adesso di una coppia Foresti-Calabro mi fa specie. Calabro, l’allenatore, chi lo sceglierebbe? Il presidente ne avrebbe tutto il diritto di scegliere l’allenatore, ma se si vuole ripartire imparando dagli errori, prima bisogna impostare una struttura di gestione".
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