Linetty: "Inseguo i miei sogni, vivere in Italia è fantastico"

15.11.2016 09:51 di  Andrea Vazzoler   vedi letture
Linetty: "Inseguo i miei sogni, vivere in Italia è fantastico"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sembra che in questa sosta per gli impegni delle Nazionali tutti, in Polonia, vogliano catturare qualche parola di Karol Linetty. Il calciatore polacco della Sampdoria sta facendo parlare di sè in patria per il suo rapido adattamento al calcio italiano e per le sue ottime prestazioni e, ai taccuini di Piłka Nożna, ha commentato questa sua esperienza:

"Mi aiuta la mia ragazza Wioletta. Circa il trasferimento alla Samp ero un po’ nervoso ma una volta firmato il contratto e fatto il primo allenamento mi sono sentito subito molto bene. I ragazzi nello spogliatoio mi hanno accolto molto bene, l’atmosfera è divertente e vivere in Italia è fantastico.

So cosa voglio raggiungere, sono sulla strada giusta per farlo e non mi rimane altro che continuare ad alimentare i miei sogni -le parole tradotte da sampdorianews.net- La Sampdoria è un club professionale e dopo il mio arrivo mi aveva messo nelle mani di persone che mi hanno aiutato a gestire tutte le formalità e limitare il disagio del trasferimento al minimo trovandomi una casa.

Mi sono fatto un gruppo di amici a Genova, ci vediamo dopo l’allenamento e dopo le partite, così non rimango chiuso dentro quattro mura. La maggior parte dei ragazzi della squadra poi parla Inglese così non ho problemi di comunicazione. Sto facendo anche lezioni di Italiano per non avere nessuna barriera; l’insegnante è polacco e sono contento dei progressi. Quando non capisci qualcosa durante l’allenamento mi deve essere rispiegato e nessuno ha problemi con questo. Quando siamo invece da qualche parte con la squadra non devo avere vergogna e mi sto buttando con la lingua; posso ordinare al ristorante, chiedere un piatto particolare senza qualche ingrediente che non mi piace. Facendo queste piccole cose è più facile l’integrazione.

Cosa mi ha sorpreso di più a Genova? In Poznan ho vissuto per molti anni in collegio e niente mi sorprende più. Preparandomi ad andare all’estero per un lungo periodo sapevo cosa mi sarebbe aspettato. Ho parlato con giocatori con più esperienza di me, qualcuno che mi sapesse consigliare, per ridurre al minimo il rischio di focalizzarmi più sulla nuova vita che sul pallone.

Vivere in Italia è fantastico; c’è così tanto sole, la gente sorride e la vita sembra più facile. La gente è meno nervosa, si godono la vita, tutto va più lentamente. In Polonia sono tutti di fretta".