ESCLUSIVA SN - Jarni: "Strinic può far meglio in fase offensiva, credo possa andare al Mondiale. Majer un giocatore importante per qualunque squadra entro due anni"

26.01.2018 18:16 di  Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Jarni: "Strinic può far meglio in fase offensiva, credo possa andare al Mondiale. Majer un giocatore importante per qualunque squadra entro due anni"

Ivan Strinic tra i pochi terzini sinistra di qualità impegnati nella nostra massima serie, Lovro Majer da tempo apprezzato dallo scouting blucerchiato. Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Robert Jarni, ex terzino sinistro di Juventus e Real Madrid nonché attuale commissario tecnico dell'Under 19 croata, che ha esternato le proprie sensazioni sui due connazionali:

Da grande difensore come valuta il periodo di forma attraversato da Ivan Strinic, arrivato alla Sampdoria al rush finale dello scorso mercato estivo? “Lo seguo fin dai tempi dell'Hajduk, in questo momento speravo fosse più avanti trattandosi di un terzino dotato di grande forza, è piuttosto scattante, può fare meglio in fase offensiva, deve prendere maggiore fiducia quando spinge. Sicuramente il fatto di non aver svolto un'adeguata preparazione fisica in estate può aver in parte influito, occorrono esercizi a parte. Credo possa andare al Mondiale, finora in difesa si è molto ben comportato sia alla Sampdoria che una volta ritornato nel giro della Nazionale, ha i margini per migliorare in fase di spinta, facendo leva sulla grande corsa e potenza. A livello della nostra Nazionale maggiore, ma direi anche a livello generale, ci sono pochi terzini sinistri di valore, un aspetto che può favorirlo ulteriormente ed evidenza le sue grandi capacità”.

Lovro Majer viene giustamente inserito tra i talenti croati più promettenti. Da tempo le sue prestazioni hanno suscitato l'interesse di numerosi club europei, tra i quali la Sampdoria. “L'ho visto dal vivo in un paio di occasioni e mi fido molto del giudizio dei miei colleghi. Stiamo parlando di un ragazzo dotato di grande fantasia, il classico numero 10, vede molto bene il gioco, è abile nel muoversi tra le linee dove per le difese avversarie risulta più difficile contenerlo. Come tutti i giovani va aspettato, sono convinto che diventerà un grande giocatore, va guidato nel suo processo di crescita. A mio parere entro due anni sarà un giocatore importante per qualunque squadra. In Italia fare la differenza è ancora più difficile trattandosi di un campionato molto tattico. Dovesse arrivare nella vostra serie A avrebbe bisogno di tempo per potersi adattare alla nuova realtà, dopo la prima annata sarebbe pronto per rispondere in pieno alle aspettative”.

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