Askildsen ha il piglio giusto, Augello disastroso, Gabbiadini non pervenuto

07.11.2021 16:58 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
Askildsen ha il piglio giusto, Augello disastroso, Gabbiadini non pervenuto
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Audero 6,5: scalda i guantoni con una gran risposta su Arnautovic al 20' ed è attento su Soriano. Prova a tenere a galla la Samp anche nella ripresa, opponendosi alle incursioni di Barrow e superandosi all' 88' in uscita. Peccato non sia adeguatamente supportato da una difesa troppo svagata. Limita comunque il passivo.

Bereszynski 5,5: meno lucido del solito, concede qualche metro di troppo ad Arnautovic. Davanti si propone a corrente alternata in sovrapposizione.

(dal 83' Dragusin s.v.: entra per infondere forze fresche nel forcing finale, ma la Samp rischia più di quanto riesca a creare nella metacampo avversaria).

Colley 5,5: in più di un frangente l'intesa con Yoshida non è delle migliori e Soriano ne approfitta per incunearsi nelle vie centrali. La linea difensiva blucerchiata è alta, regge come può puntando sulla fisicità, ma soffre la vivacità del fronte offensivo rossoblù.

(dal 73' Chabot 5,5: partecipa alla fiera delle disattenzioni difensive nel finale)

Yoshida 5: non sempre lucido nella lettura dei movimenti degli avversari, si fa sorprendere da un Arnautovic in ottima forma. Soffre anche sulle palle alte. Sua la spizzata per il momentaneo pareggio di Thorsby.

Augello 5: da una sua chiusura difettosa nasce il primo pericolo per la porta blucerchiata e non si tratta dell'unica sbavatura. Difetta nelle marcature, guardando il pallone e perdendo di vista l'avversario. Al 67' prova il diagonale col mancino, ma strozza la conclusione sul secondo palo. Si perde Arnautovic in occasione del 2-1. 

(dal 83' Murru s.v.: pochi minuti per alimentare le speranze blucerchiate)

Thorsby 5,5: corre tanto, ma spesso a vuoto. Poco pulito negli interventi, ha il merito di riacciuffare il temporaneo pareggio sugli sviluppi di un calcio di punizione con una zampata fulminea. In fase difensiva non sempre lucido nell'arginare le ripartenze avversarie.

Ekdal 6: bene nella prima frazione, è l'uomo che cerca di dare equilibrio e raccordo ai reparti, rivelandosi prezioso in chiusura (come su Barrow al quarto d'ora) e tentando di rendersi pericoloso su corner (gran riflesso di Skorupski sul suo colpo di testa al 12'). Ci mette gamba e grinta, anche se talvolta rallenta la manovra.

Askildsen 6: il giovane centrocampista appare rinato, sul pezzo e a tutto campo. Nel primo tempo colpisce il palo esterno con una gran botta da fuori area, ripiega per dare supporto alla difesa e allo scadere della prima frazione la sua chiusura ad Audero battuto è fondamentale. Cala di intensità nella ripresa e viene sostituito per avere speso molte energie. 

(dal 67' Ciervo 5,5: il giovane esterno mostra la consueta giusta attitudine in campo, svolgendo un compito non pienamente nelle sue corde con diligenza).

Candreva 6: cerca di dare dinamismo, agendo sulla destra e accentrandosi all'occorrenza. Il piede è meno caldo del solito e non riesce a sfruttare due buone occasioni al 22' (di controbalzo, fuori misura) e al 28' (calcia su Skorupski), ma i pericoli provengono tutti dai suoi spunti, così come la punizione che origina il goal di Thorsby.

Gabbiadini 5: altra prestazione sottotono, eccettuati sporadici lampi in cui cerca di dialogare con Caputo. Al 22' da un loro scambio nasce una buona opportunità per la Samp, per il resto è ancora nebbia. 

(dal 67' Torregrossa 5: entra auspicando che i suoi centimetri mettano in difficoltà Medel, ma in area non riesce a dare un apporto costruttivo. Si nota più per alcuni falli che per le giocate utili alla squadra).

Caputo 5,5: il più mobile dell'attacco, cerca la porta al 23', ma trova l'opposizione di Skorupski, che si allunga quanto basta per deviare in corner la sua conclusione dal limite. Al 73' spreca cincischiando al momento del tiro, col portiere felsineo fuori dai pali. Ha abituato a prestazioni migliori, ma è isolato.

All. D'Aversa 5: ripropone un 4-4-2 che in realtà è una sorta di 4-3-1-2 mascherato quando la Samp attacca. La squadra nel primo tempo è più reattiva e grintosa rispetto alla disastrosa prestazione di Torino, ma l'illusione è di breve durata. Dopo il primo goal del Bologna, fatica a ritrovare la convinzione nei propri mezzi e, quando riacciuffa il pari, la difesa compie l'ennesimo errore che vanifica gli sforzi. Dodici giornate, 26 goal subiti, evidenti problemi nel costruire l'azione e mentalità non da squadra che deve salvarsi. La sensazione è che l'equipaggio abbia smarrito la bussola e il comandante non abbia ben saldo il timone.