Luomo giusto al posto giusto. Auguri a Marco Branca

Tra le sue doti figura la capacità di passare dal ruolo di comprimario a quello di protagonista cogliendo l’occasione propizia, riaccomodandosi con umiltà e professionalità in panchina al rientro del titolare. Nella Sampdoria dello Scudetto, pur avendo davanti a sé due mostri sacri del calibro di Mancini e Vialli, Marco Branca ha saputo sostituire al meglio il riccioluto numero nove blucerchiato quando, a inizio stagione, una forte distorsione al ginocchio lo aveva costretto allo stop. I suoi goal, di pregevole fattura, si rivelarono decisivi nella conquista del tricolore.
La carriera professionistica dell’attaccante toscano inizia con la maglia del Cagliari, dopo aver mosso i primi passi nel mondo del calcio nelle giovanili del Grosseto. Resta con i rossoblù sino al 1986, mettendosi in luce con 52 presenze e 4 reti, per poi passare all’Udinese a poco più di vent’anni. 18 gettoni e due reti con la squadra friulana destano l’interesse della Samp, che lo acquisisce a titolo temporaneo nel campionato ’87-’88, in cui la squadra blucerchiata conquisterà la sua seconda Coppa Italia. Il giovane attaccante ha poco spazio per mettersi in mostra, ma firma comunque una rete in nove apparizioni. A fine stagione torna a vestire la maglia bianconera trovando continuità e timbrando il cartellino con regolarità nell’arco dei due campionati seguenti.
La Samp, nel frattempo, non lo ha perso di vista e nella stagione ’90-’91 lo acquista a titolo definitivo. Branca torna all’ombra della Lanterna come un giovane di belle speranze, diverso per caratteristiche tecniche e fisiche da alcuni attaccanti di peso che lo avevano preceduto, come Lorenzo e Pradella.
Piedi buoni e velocità al servizio della squadra, Branca riesce nell’arduo compito di non far rimpiangere Vialli e in due mesi e mezzo realizza otto reti (di cui tre in Coppa), tra le quali quella decisiva nella trasferta di Cesena, che sancisce il successo blucerchiato al 45’.
Nell’estate 1991 si trasferisce a Firenze per una stagione e successivamente fa ritorno a Udine, chiudendo per la prima volta in doppia cifra nella classifica marcatori ’93-’94. Seguirà il Parma, con cui conquista la Coppa Uefa e, dopo una breve parentesi in giallorosso, l’approdo all’Inter.
La sua carriera di calciatore si chiude nel Monza nel 2001, dopo aver militato in Premier League con la casacca del Middlesbrough e nel campionato svizzero tra le file del Lucerna.
Branca attualmente è responsabile dell’area tecnica dell’Inter e ricopre anche il ruolo di direttore sportivo; l’ex attaccante longilineo e scattante compie oggi 46 anni e per i tifosi della Samp resta l’eccellente comprimario che con i suoi goal d’autore si rivelò l’uomo giusto nel posto giusto in una stagione storica.
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