La grande incognita. Auguri ad Antonio Cassano
Il 12 luglio 1982, ad appena un giorno dalla conquista del Mondiale da parte della Nazionale azzurra, un nuovo talento veniva alla luce. Quel bimbo di Bari Vecchia, al quale il calcio avrebbe cambiato la vita, sapeva addomesticare il pallone con un'eleganza innata e mostrava doti tecniche fuori dal comune.
La carriera di Antonio Cassano è l'emblema del binomio “genio e sregolatezza”, caratterizzata da qualità eccelse e indiscutibili e colpi di testa che ne hanno deviato e frenato il percorso a più riprese, impedendogli di raccogliere quanto le sue doti potevano, e avrebbero dovuto, ottenere.
Innegabilmente, alla Sampdoria Fantantonio ha scritto pagine di pura magia, tra dribbling ubriacanti, colpi da maestro e assist confezionati con precisione e visione di gioco eccelsa. Il suo burrascoso addio ai colori blucerchiati dopo le parole dure rivolte a Riccardo Garrone, tuttavia, incrinò il suo rapporto con una parte della tifoseria doriana. Un rapporto destinato a riprendere e a ricucirsi la scorsa stagione, quando il presidente Massimo Ferrero ha deciso di riportarlo sotto la Lanterna, convinto che Cassano potesse dimostrare ancora le sue qualità e metterle al servizio della squadra, nonostante le perplessità dell'allora tecnico blucerchiato Walter Zenga.
Il campionato non è stato quello che ci si attendeva da parte di tutta la rosa e le possibilità per Cassano, minutaggio alla mano, non sono state poi molte. 24 gettoni e 2 reti sono abbastanza per giudicare se prolungare la sua seconda esperienza alla Samp? Il grande dilemma di questo infuocato luglio di mercato è l'utilità di Fantantonio sullo scacchiere tattico blucerchiato. Gli estimatori non hanno dubbi: sì, la classe di Cassano può essere d'aiuto alla Samp, a patto che possa ritagliarsi un posto da titolare piuttosto che da subentrante. I detrattori preferirebbero lasciare spazio ai giovani, temono rimostranze qualora non dovesse partire dal primo minuto in pianta stabile e pensano che il suo apporto non possa essere decisivo.
Tra discussioni e petizioni, ci sono i tifosi che scelgono la via dell'equilibrio: auspicando che qualunque sia la scelta della società, sia fatta unicamente pensando al bene della Samp. La prossima stagione non si potrà più sbagliare: serviranno giocatori motivati, un gruppo coeso, uomini di temperamento, che conoscano il significato di parole quali orgoglio, umiltà, dedizione, sudore, sacrificio. Se Cassano o qualunque altro elemento della rosa ad oggi, archiviando la passata stagione, si rispecchia nel calciatore in grado di onorare la maglia e di compattare il gruppo nelle difficoltà, le porte blucerchiate per lui non dovrebbero chiudersi.
Gli auguri di oggi li rivolgiamo in punta di piedi. Nessuna fazione pro o contro la permanenza in blucerchiato, nessuna polemica, nessuna presunzione di avere la verità in tasca. Soltanto l'augurio di tornare a incantare sul campo, lasciando alle spalle il ragazzo che era e abbracciando l'uomo che ha saputo limare certi aspetti del proprio carattere. Comunque vada il mercato, il segreto della felicità non è di far sempre ciò che si vuole, ma di voler sempre ciò che si fa. Auguri, Antonio!