Il diamante grezzo. Auguri a Pedro Pereira

22.01.2016 00:00 di Serena Timossi Twitter:    vedi letture
Il diamante grezzo. Auguri a Pedro Pereira
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Scorrendo la rosa blucerchiata che si apprestava a partire per il ritiro estivo, il nome Pedro Pereira restava avvolto da un alone di mistero. L'età – un classe 1998 – lo iscriveva nella lista dei nuovi volti della Primavera doriana o dei giocatori destinati a farsi le ossa in altre realtà, mettendo nelle gambe esperienza in prestito nelle serie minori per tornare alla base in seguito e giocarsi le proprie carte.

Nel pre campionato, tuttavia, il giocatore portoghese ha dimostrato qualità che hanno indotto la società, e l'allora mister Zenga, a puntare su di lui come sostituto dell'infortunato De Silvestri insieme al veterano Mattia Cassani. Una scelta vincente, visto che al debutto con il Bologna da subentrato, a soli 17 anni e 7 mesi, sono seguite prestazioni di buon livello, caratterizzate da spavalderia nel proporsi offensivamente e chiusure puntuali, con le due sole eccezioni delle trasferte di Bergamo e Carpi, nelle quali è apparso in difficoltà sulla fascia di competenza. Due giornate di appannamento che non offuscano una stagione personale nata sotto i migliori auspici e che ha puntato su di lui i riflettori del mercato.

Piace all'estero (il Leicester li ha a lungo corteggiato) e in Italia (con la Juventus particolarmente interessata) e la sua cessione certamente rappresenterebbe una plusvalenza considerevole. Nel contempo, però, si tratta di un giovane prospetto che, se fosse trattenuto, potrebbe essere il futuro della fascia destra doriana. Un dilemma che la dirigenza si starà ponendo in queste concitate ore di mercato, visto che il ragazzo ha all'attivo 9 presenze in Serie A, 32 gettoni nelle Nazionali Giovanili del Portogallo ed è stato inserito dal giornale inglese The Guardian nella lista dei 50 migliori calciatori al mondo nati nel 1998.

Pereira è un'intuizione di mercato di Riccardo Pecini, scopritore di talenti che quest'anno gli ha fatto sottoscrivere il suo primo contratto da professionista dopo averlo monitorato nelle giovanili del Benfica. Sampdorianews.net aveva avuto occasione di intervistarlo per la prima volta lo scorso luglio e l'impressione che aveva trasmesso era quella di un ragazzo determinato, maturo nonostante la giovane età, forse anche perché per coltivare il sogno di diventare calciatore si era abituato sin da piccolo a lavorare sodo, viaggiando più di un'ora all'andata e al ritorno per raggiungere Lisbona da Landeira ed allenarsi. Un bimbo di otto anni con le idee molto chiare e una grande passione, che oggi si è trasformata in una splendida realtà.

Oggi Pedro spegne diciotto candeline e chissà se si sarebbe mai aspettato di avere già raggiunto tanti traguardi con una carriera ancora tutta da scrivere. Un diamante grezzo che per raggiungere il massimo splendore dovrà continuare a lavorare giorno dopo giorno, senza mai perdere l'entusiasmo e l'amore per il calcio, ma i riflessi del suo talento hanno già brillato al “Ferraris”.