Dribbling e rapidità. Auguri a Chelo Estigarribia, l'incursore di fascia

Mancava da tempo, la presentazione della squadra blucerchiata al Ferraris e con essa l'atmosfera d'attesa tipica della vigilia dell'inizio della nuova stagione, resa quest'anno ancor più suggestiva dal ritorno in serie A al termine di un'avvincente cavalcata su cui pochi avrebbero scommesso lo scorso gennaio. Le torrette dello stadio sono tornate a incorniciare i colori blucerchiati dopo un'estate d'entusiasmo e festeggiamenti. La sorpresa del 4 agosto, però, è stata l'ufficializzazione davanti ai tifosi dell'arrivo di Marcelo Estigarribia, esterno paraguaiano che ha debuttato nel Bel Paese con la maglia della Juventus Campione d'Italia 2011/2012.
Un giocatore il cui profilo incarna la pedina che mancava a mister Ferrara per sfruttare al meglio il suo 4-3-3. Prima del suo arrivo, infatti, il tecnico era stato costretto ad adattare come esterni d'attacco nelle amichevoli estive ottimi elementi, ma non di ruolo, quali Krsticic e Icardi. Il paraguaiano, incursore dotato di buon dribbling e grande accelerazione palla al piede, ha cominciato la sua carriera nelle giovanili dell'Union Pacifico, accasandosi in seguito allo Sport Colombia, con cui ha debuttato in prima squadra a diciassette anni, collezionando 10 presenze. Il suo cartellino è stato poi rilevato dagli allora campioni in carica del Cerro Porteño con cui, dopo essere stato ceduto in prestito al Club Guaranì, ha avuto la possibilità di esordire nel novembre 2006.
La prima esperienza oltreoceano è datata 2008 ed ha come meta Le Mans; nella Ligue 1, tuttavia, trova poco spazio ed è costretto ad un nuovo trasferimento, con la formula del prestito, al Newell's Old Boys. Al termine del campionato 2010/2011 gli argentini non lo riscattano ed Estigarribia fa ritorno in patria, tesserato dal Deportivo Maldonado, con cui non scenderà mai in campo.
Il resto è storia recente: Chelo (diminutivo del suo nome) viene ingaggiato dalla Juventus, con iniziale scetticismo da parte di molti. In realtà si afferma in bianconero come seconda linea affidabile, dotata di rapidità e spirito di sacrificio, tanto che a fine stagione gli ex detrattori accolgono con perplessità la scelta della società di non esercitare il diritto di riscatto, fissato a cinque milioni.
L'approdo alla Samp costituisce per l'esterno paraguaiano l'occasione per confermare le sue potenzialità, potendo contare su una maglia da titolare. L'esordio in blucerchiato in campionato, a San Siro contro il Milan, lo ha visto impegnarsi in una gara di sacrificio, in cui è stato prezioso in fase di ripiegamento e marcatura, ma non ha potuto supportare al massimo il reparto avanzato, in quell'occasione falcidiato da infortuni e squalifiche. Già dalla seconda giornata con il Siena, però, abbiamo potuto osservarne le qualità tecniche e la rapidità in fase di spinta, che lo rende adatto a creare superiorità numerica e ad aprire una breccia nella difesa avversaria. Il percorso in crescendo è culminato nella prima rete tinta di blucerchiato: uno splendido sinistro a incrociare che ha consentito, insieme alla doppietta di Maxi Lopez, di uscire vittoriosi dall'Adriatico di Pescara.
I presupposti sono quelli giusti e i margini di miglioramento appaiono ampi. Nel giorno del suo venticinquesimo compleanno, non ci resta quindi che rivolgere a Estigarribia l'augurio più gradito ai tifosi blucerchiati: togliersi molte soddisfazioni indossando gli inconfondibili colori dell'Unione Calcio Sampdoria, aiutandola a volare in alto.
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