Auguri a Luca Pellegrini, il Capitano dello Scudetto

A distanza di sedici anni dall'ultima partita ufficiale disputata in carriera, Luca Pellegrini non ha scordato nessuna delle emozioni provate sul terreno di gioco. L'odore dell'erba, il rumore del pallone ad ogni contrasto, il calore dei tifosi blucerchiati sugli spalti, sono ricordi che non si cancellano col tempo, ma restano scolpiti nella memoria.
L'ex libero continua a seguire la Samp per passione e professione (in veste di commentatore tecnico), ma soprattutto non smette di portarla nel cuore. Del resto undici stagioni insieme non si possono dimenticare, specialmente se si è arrivati ad un traguardo storico cominciando da lontano, dall'inizio del percorso che portò la Samp di Paolo Mantovani dalla serie B allo Scudetto.
Pellegrini giunse a Genova come uno dei giovani e promettenti tasselli su cui costruire le fondamenta del futuro della Samp; non aveva ancora vent'anni ed era reduce da due stagioni positive con il Varese, squadra della sua città natale. Dalla “gavetta” del campionato cadetto alla gioia della promozione nell'81/'82, mentre nuovi elementi di talento e prospettiva si aggiungevano alla rosa di stagione in stagione. Educato e riservato, ma propenso a prendere le parti del più giovane nelle discussioni di spogliatoio, presto il libero blucerchiato diventerà una pedina fondamentale e guadagnerà la fascia di capitano.
I numeri con la casacca blucerchiata parlano chiaro: 275 presenze in campionato tra il 1980 e il 1991 e una bacheca invidiabile composta da uno Scudetto, una Coppa delle Coppe, tre Coppe Italia e una Supercoppa Italiana, insomma Pellegrini visse e scrisse l'epoca d'oro blucerchiata. Pensando a lui non si può fare a meno di provare un po' di nostalgia verso un'epoca, un calcio lontano in cui la figura del procuratore era soltanto marginale, in cui la parola data valeva tanto quanto un documento scritto e i rinnovi contrattuali venivano stipulati su un tovagliolo nel corso di una cena informale; un periodo in cui la straordinaria diversità della Sampdoria era una splendida realtà.
Calcio che fu che rimane nel cuore, così come la figura di Luca Pellegrini, capitano dello Scudetto che, per sua stessa ammissione, resta “blucerchiato dentro” e, oltre ad un'epoca, incarna perfettamente quello stile appartenente solo alla Sampdoria.
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