Schick rapinatore. Quagliarella arzillo vecchietto. Giampaolo comandante inarrestabile.

03.04.2017 23:25 di  Matteo Rosagni   vedi letture
Schick rapinatore. Quagliarella arzillo vecchietto. Giampaolo comandante inarrestabile.
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© foto di Federico De Luca

Viviano 7,5: per tre volte, al 10', al 62' ed al 69', salva la porta blucerchiata con altrettante parate degne di cornice. Sul gol nerazzurro è incolpevole, in quanto tratto in inganno dalla deviazione. Per il resto della gara fa attentamente il suo dovere, con lucidità e precisione, dirigendo bene la retroguardia blucerchiata.

Dodo 6: prestazione anonima, quella del terzino verdeoro, durante la quale non mette in mostra grandi colpi, ma non commette nemmeno errori. (Regini 6: rileva il compagno di reparto quando mancano venti minuti al triplice fischio, durante i quali, sostanzialmente, cambia solo il nome del giocatore, ma non la prestazione.)

Skriniar 8: prestazione memorabile, quella messa in mostra a San Siro dal giocatore slovacco. Come già sta abituando da molte gare a questa parte, dopo un avvio di stagione tutt'altro che esaltante, Milan sta trovando la forza ed il coraggio di mettere in mostra tutte le sue doti e la gara di questa sera conferma il trend positivo: preciso su ogni intervento, riesce a far valere la sua stazza senza mai commettere falli pericolosi, devia, spazza, protegge, interviene con accurata prepotenza e non ne sbaglia letteralmente una. Un vero baluardo difensivo.

Silvestre 7,5: difende ed attacca, senza soluzione di continuità. Tra una deviazione di calcio d'angolo ed una spazzata di testa, trova anche il tempo di servire a Schick l'assist che porterà al gol del momentaneo pareggio blucerchiato.

Sala S.V: costretto a lasciare il campo anzitempo per l'ennesimo infortunio. (Bereszynski 6,5: non si fa trovare impreparato e sostituisce egregiamente lo sfortunato compagno, mettendo in mostra anche un paio di tocchi d'alta classe.)

Torreira 7: martellante, il centrocampo è suo. Non smette mai di correre, lotta e si sacrifica per i compagni, dimostrando nell'insieme di avere una buona visione di gioco.

Linetty 6,5: come il compagno di reparto uruguaiano, lotta molto e si sacrifica per gli altri blucerchiati, risultando solo nella corsa di essere leggermente sottotono rispetto a Torreira.

Barreto 6: non si tira indietro, corre, crossa, ma non risulta nella sua miglior serata. Senza dubbio un valore positivo nel centrocampo blucerchiato, ma ha dimostrato di saper fare anche molto meglio.

Fernandes 6,5: al 45' è suo uno dei due pali che nel primo tempo hanno negato la gioia del gol alla Sampdoria. Per il resto della gara mette in mostra una prestazione che si incastona tra alti e bassi, senza incidere come ha dimostrato in passato di saper fare. (Alvarez 6: mezzora di gioco per lui, durante la quale fa il suo, senza incappare in clamorosi scivoloni, né brillare di genio.)

Schick 7: segna la rete del pareggio blucerchiato, un po' di rapina, ma comunque dimostrando per l'ennesima volta, anzi l'ottava in questo campionato per l'esattezza, di avere un fiuto del gol sopra la norma. Peccato che nel complesso, questa sera, la sua gara non si possa annoverare tra le migliori della stagione, avendo sbagliato anche un'occasione ghiottissima, ma lo identifica comunque come uno dei giovani più promettenti dell'intera Serie A.

Quagliarella 7,5: l'"arzillo vecchietto" di casa Sampdoria colpisce un legno al 25' del primo tempo e sigla la rete che tinge la vittoria di blucerchiato, su rigore, all'85' minuto. Nei sessanta minuti che intercorrono tra i due episodi, non si ferma un attimo, rivelandosi dotato di serbatoio dall'inesauribile benzina e munito dei necessari cavalli per scorrazzare in tutta l'area avversaria, rendendosi pericoloso in più di un'occasione.

All. Giampaolo 8: 6 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, di cui una contro la capolista Juventus, sono il ruolino di marcia del comandante blucerchiato nelle ultime 10 gare di campionato. Risultati impressionanti: non fanno altro che confermare quello che ormai è sotto gli occhi di tutti: Giampaolo è attualmente tra i migliori allenatori dell'intero panorama calcistico italiano. Alcune sue scelte, talvolta, possono preventivamente far storcere il naso, come anche questa sera è capitato, ma poi i fatti danno sempre ragione al Mister di Bellinzona, a cui non si può far altro che dare lo stesso voto del suo giovane Milan Skriniar, in quanto, al pari del difensore esteuropeo, dopo un inizio faticoso, pare ora non poterlo fermare più nessuno.