Schick bravo alla seconda, Budimir impreciso, Dodô gianico

30.11.2016 23:35 di  Matteo Rosagni  Twitter:    vedi letture
Schick bravo alla seconda, Budimir impreciso, Dodô gianico
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca

Puggioni 7: chiamato poco in causa, le rare volte che si trova impegnato in situazioni pericolose, si manifesta pronto ed impeccabile.

Dodô 5,5: al terzino verdeoro bisognerebbe poter dare due voti, uno per la fase offensiva, dove è oggettivamente più che sufficiente ed uno per la fase difensiva, nella quale si esprime in maniera farraginosa e distratta. Delizia tutti con un controllo di tacco degno del suo passaporto. Forse proprio in questa questa sua "gianicità" è da ricercarsi il motivo dell'esclusione dalla rtitolarità in campionato.

Eramo 5,5: si esibisce in qualche buon intervento difensivo, ma non basta a colmare delle lacune proprie di un reparto blucerchiato, quello arretrato, che paiono impossibili da riempire, quest'anno, anche per le riserve.

Palombo 5,5: non è nella sua posizione ideale e già lo aveva dimostrato tempo fa in una sciagurata notte d'Agosto. Quest'oggi non ripete gli errori di quella sera, ma comunque non esprime un buon gioco, commettendo anche falli ingenui.

Regini 5,5: forse subisce la stanchezza della perenne titolarità, ma questa sera non sa davvero dare mostra di ciò a cui ha abituato in questa stagione. A parte un giallo speso bene ed un buon intervento in scivolata, pochissimo altro.
(Krajnc S.V: non si fa davvero in tempo per poter valutare il giovane difensore sloveno.)

Djuricic 7: anche se non mette la sua firma in nessuno dei tre gol che hanno regalato la vittoria alla Samp, il centrocampista serbo ha questa sera fatto davvero capire perché tempo fa finì nelle mire del Manchester United. Corre, crea gioco per i compagni, si tuffa in azioni personali, esibisce multipli colpi di testa, di cui uno magistralmente parato dal portiere rossoblu, tenta un cross di tacco e non risparmia una sola molecola d'ossigeno fino al momento della sostituzione.
(Praet 6,5: inspiegabilmente ancora una volta non schierato dal primo minuto, si fa trovare comunque pronto al momento del suo ingresso in campo. Personali highlights del fiammingo sono uno spettacolare cross ed un gran tiro parato dall'estremo tifensore degli isolani.)

Cigarini 6: senza infamia e senza lode, usa il giallo a sua disposizione in un fallo tattico.

Linetty 6: decisamente più sottotono rispetto alle gare a cui il calciatore polacco ha abituato i tifosi blucerchiati fino ad ora, fa comunque il suo senza commettere grossi errori.

Alvarez 6: autore del primo gol, bellissimo e di praticamente nient'altro. La rete siglata al 13' del primo tempo gli vale senza dubbio la sufficienza, ma Ricky Maravilla può e deve dare molto di più.
(Fernandes 7: gioca poco più di mezzora ed in quei minuti dimostra tutto il suo grandissimo valore. Senza dubbio uno dei migliori bluicerchiati, al momento.)

Budimir 6: tanta grinta, fisicità, voglia di mettersi in mostra ed anche capacità di creare, talvolta, gioco. L'ex Crotone è sicuramente in partita, ma questa sera pare aver dimenticato la precisione negli spogliatoi. Prende una traversa, anche se in fuorigioco e non disdegna colpi di tacco, ma con un po' di mira in più il suo voto avrebbe potuto essere decisamente più alto.

Schick 7,5: non in forma smagliante nella prima frazione di gara e fatica leggermente anche all'inizio del secondo tempo. Poi, tutto d'un botto, si sveglia a mette a segno due sigilli importantissimi, che regalano la vittoria alla Sampdoria e dimostrano quanto questo ragazzo abbia volore e sappia farsi trovare sempre pronto, con serietà, impegno e concentrazionme, caratteristiche importantissime che sopperiscono ad alcune carenze tecniche.

All. Giampaolo 7: nonostante opti per un turnover che inizialmente aveva fatto temere ai tifosi blucerchiati che anche il tecnico di Bellinzona, come molti altri, avrebbe snobbato la Coppa Italia, dimostra invece senza indugio il contrario, mandando in campo dei ragazzi preparati e vogliosi di vincere. Non si trattiene per un solo secondo, seguendo ogni azione della gara col carisma di un vero leader.