Ramirez impalpabile, Jankto spento, buon impatto di Ekdal

26.08.2018 23:10 di Serena Timossi Twitter:    vedi letture
Ramirez impalpabile, Jankto spento, buon impatto di Ekdal
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Audero 6: non si può dire che gli manchi la personalità, anche se al 3' un'uscita eccessivamente avventurosa rischia di costargli cara. Si riscatta pochi minuti dopo allungandosi sulla conclusione da fuori di Fofana e soprattutto al quarto d'ora, quando ipnotizza Lasagna con tempi di uscita perfetti. Talvolta da disciplinare nelle sortite, ma mostra buoni riflessi e ottimo materiale su cui lavorare.

Bereszyński 5,5: il polacco è ancora lontano dalla miglior condizione e questo lo penalizza nei duelli sulla fascia. La Samp nel secondo tempo insiste soprattutto attaccando da destra e cerca di alimentare l'azione proponendosi con continuità, ma non con sufficiente precisione nei cross.

Andersen 5,5: il centrale blucerchiato ha responsabilità sulla rete di De Paul (con la complicità di Barreto, che si trovava in zona), in quanto arretra anziché accorciare sul giocatore, che si ritrova indisturbato al momento del tiro.

Colley 5,5: qualche sbavatura, soprattutto in fase di ripartenza. Tecnicamente da affinare, sa far valere i centimetri sulle palle alte e il fisico nell'uno contro uno.

Murru 5: soffre la velocità di Machis, contro il quale perde sistematicamente i duelli. Nel finale, nel momento di maggior pressione blucerchiata, rischia di vanificare gli sforzi dei compagni con leggerezze ed errori di posizione che causano pericolosi contropiede. In fase di spinta pressoché nullo.

Linetty 6: il voto è una media tra il primo tempo a corrente alternata e la ripresa più incisiva, caratterizzata da frequenti sortite a supporto dell'attacco e tentativi di conclusione da fuori che meriterebbero migliore fortuna, ma all'84' Scuffet gli nega la gioia del goal.

Barreto 5: schierato in cabina di regia, si ritrova catapultato in un ruolo che non si addice alle sue caratteristiche e ne risente fino all'ingresso di Ekdal, che gli consente di tornare a compiti più familiari. Non manca la buona volontà, ma l'impostazione non è nelle sue corde e questa sera anche i tackle non sono intensi come di consueto, tanto che Fofana gode di troppa libertà, riuscendo ad andare con troppa frequenza al tiro.

Jankto 5: subissato di fischi dai suoi ex tifosi ad ogni giocata, si dimostra mobile, ma poco preciso. Risente della stretta marcatura riservatagli dagli uomini di Velazquez.

(dal 69' Ekdal 6: porta ordine in mediana, ricoprendo un ruolo che gli è certamente più congeniale rispetto a Barreto. L'asse che forma con Saponara vivacizza la manovra, ma la Samp esce troppo tardi dal suo torpore).

Ramirez 4,5: impalpabile. La scorsa stagione ci aveva abituato alla doppia versione Dr. Jekyll/Mr Hyde, con prestazioni decisamente positive o totalmente da dimenticare. A Udine purtroppo scende in campo la versione peggiore: non imposta, si fa chiudere gli spazi da Behrami con il risultato di estraneare gli attaccanti dalla manovra. Manca di lucidità e di grinta.

(dal 59' Saponara 6,5: buon impatto del trequartista sulla gara. Con il suo ingresso in campo finalmente si vedono tentativi di verticalizzazione e l'attacco viene supportato con spunti interessanti. Ha una buona visione di gioco e sicuramente si dimostra più incisivo di Ramirez).

Quagliarella 5: l'attaccante è avulso dal gioco per lunghi tratti di gara e appare poco mobile, non riuscendo quasi mai a smarcarsi. L'intesa con Defrel è da perfezionare.

(dal 73' Kownacki 6: vivace, non trova lo specchio, ma quantomeno – a differenza di altri compagni – prova la conclusione senza eccedere in leziosità).

Defrel 5,5: partito sottotono e mostrando poca intesa con Quagliarella, cresce nella ripresa, sfiorando il goal al 51' proprio su assist del numero 27 e poi mettendosi in luce nella parte finale del match, quando finalmente arriva qualche rifornimento da centrocampo. Non è ancora al top, la sufficienza è un incoraggiamento, ripartendo da quanto di buono visto nel finale.

All. Giampaolo 5,5: aveva pochi dubbi sulla formazione, condizionato dagli infortuni e dalla condizione non al top di alcuni elementi arrivati nella fase finale del mercato. Gli ingressi di Saponara, Ekdal e Kownacki danno però ordine e vivacità ad una Samp confusa, tanto che ci si domanda se non avrebbe dovuto rischiare almeno uno di loro dall'inizio o comunque procedere alle sostituzioni con più celerità. Non è tempo di processi, comunque, il mister blucerchiato gode di stima e fiducia da parte degli addetti ai lavori e ha l'attenuante di un calciomercato portato avanti dalla società con qualche lacuna (in attacco ndr) e nella tempistica tardiva della scelta del sostituto di Torreira.