Difesa attenta. Gli esterni corrono e lottano. Attacco sbiadito

10.11.2019 18:27 di  Paolo Paolillo   vedi letture
Difesa attenta. Gli esterni corrono e lottano. Attacco sbiadito
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Audero 6: ci tiene in piedi con una paratona sulla punizione di Malinovskyi e con un paio di uscite provvidenziali, una col brivido. Fa il suo sui sterili attacchi bergamaschi.

Bereszynski 6: torna titolare dopo Bologna e fa bene. Bada sopratutto a coprire, si lascia andare poche volte in avanti ma è molto attento a non concedere "entrate" in area facili a Castagne, limitando una delle armi più pericolose della Dea, ossia l'attacco sull'esterno. Prova due tiri che trovano la rete. Si, quella dietro la porta di Gollini.

Ferrari 6: sbavature ce ne sono, ma la nell'analisi costi benefici non incidono moltissimo. Forse graziato da Irrati, quando stende Barrow da ultimo uomo, ma non perde un duello con Muriel e con Gomez, quando il capitano nerazzurro passa dalle sue parti. Esce spesso palla al piede con sicurezza.

Colley 6,5: un muro. Gioca semplice, senza voler strafare, con molta sostanza. Tiene bene gli inserimenti di Malinovskyi e Gomez. Non era semplice, ma lui ne esce alla grande. Pulito negli interventi, lascia lì un paio di falli non molto furbi, ma oggi glielo si può perdonare.

Murru 6,5: tiene benissimo Hateboer, non soffre fisicamente contro il potente esterno atalantino. Poi Gasperini gli mette Castagne e se lo mangia letteralmente. Nel primo tempo, il suo sinistro sembra ben indirizzato quando incoccia la schiena di un difensore ospite, nel secondo tempo si spinge in una zingarata offensiva, con tanto di sombrero ma, sul più bello, non si coordina bene e calcia debolmente.

Ekdal 7: prestazione di altissimo lignaggio per lo svedese, che gioca con una tranquillità, un'intelligenza tattica e una classe fuori dal normale. Forse, una delle sue migliori partite in maglia blucerchiata. Detta i tempi con rara lucidità, aumenta la qualità nella ripresa.

Vieira 6,5: non si vede moltissimo ma rompe il gioco e porta il pallone in avanti con la stessa grinta e capacità. Fa espellere Malinovskyi, ruba un sacco di palloni e viene sacrificato per alzare la qualità, in quello che doveva essere l'assalto finale (dal 37' s.t. Bertolacci s.v.: entra e sbaglia un passaggio semplice. Poi molto scolastico, non incide come sperato).

Depaoli 6: partita di spinta e di corsa. Va avanti e indietro costringendo a farsi inseguire da Castagne. Mette sempre la gamba, è ipergeneroso, forse troppo, aspetto che va limitato, sia per il numero di cartellini, sia per il rischio che comporta.

Jankto 6: bella prova dell'esterno ceco, che, di fatto, ha le migliori occasioni per la squadra di Ranieri sul suo sinistro. Dopo dieci minuti, Bonazzoli pennella di esterno sinistro per lui, ma il mancino dell'ex Udinese va sull'esterno della rete, con Gollini fuori posizione. Nella ripresa, su una palla geniale di Caprari, si ritrova a tu per tu con l'estremo della Dea, ma, stavolta, il suo scavetto viene respinto da Gollini in uscita bassa. Pressa sempre coi tempi giusti e prende anche qualche calcione, combattendo per il pallone.

Quagliarella 5,5: altra partita malinconica, anche se meglio rispetto le ultime uscite. Il piglio e la volontà è sempre quella. Pochi sono i palloni giocabili, anche se sbaglia meno del solito e crea due sponde per i compagni notevoli e non sfruttate. Arriverà il suo momento (dal 25' s.t. Ramirez 6: pronti, via e mette il piede su un rinvio avversario. Combatte e lancia segnali. Unica pecca, con l'Atalanta in dieci poteva e doveva fare di più).

Bonazzoli s.v. : dopo dieci minuti deve lasciare la contesa, dopo una grande iniziativa personale che, per poco, manda in gol Jankto. Peccato (dal 10' p.t. Caprari 6: non replica l'effetto Ferrara. Entra e non segna ma è tessitore delle – poche – iniziative offensive dei blucerchiati. Inventa una palla romanzesca per Jankto, con un movimento e un tocco di grande inventiva. Non ha palle buone per colpire, ma lo spirito è quello giusto).

All. Ranieri 6.5: primo non prendelre. E cosi è. Imbriglia Gasp sugli esterni, mette sempre pressione a De Roon con uno degli attaccanti a turno. Cambi giusti e grande lavoro sulla difesa, che sta acquisendo sempre più sicurezza e continuità. Adesso, per completare la Gioconda, manca rivitalizzare l'attacco.