Andersen autorevole, Murru si conferma in crescita, Quagliarella in costante movimento

22.09.2018 23:18 di Emanuele Massa   vedi letture
Andersen autorevole, Murru si conferma in crescita, Quagliarella in costante movimento
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Audero 6: viene battuto per tre volte dai nerazzurri, anche se due reti su tre vengono poi annullate. Il tiro decisivo di Brozovic gli piega le mani, ma è una conclusione troppo forte e precisa, con tanti giocatori in area vicino a lui, per poter fare di più. Molto bello l’intervento sul tiro al volo a botta sicura di Candreva.

Bereszynski 6: nei primi 45’ tiene bene la posizione sulla fascia di competenza, limitando molto le iniziative di Candreva, tranne in un paio di occasioni. Nella ripresa qualche difficoltà maggiore con Perisic, più fresco di lui.

Andersen 6,5: nel primo tempo la retroguardia blucerchiata non va praticamente mai in difficoltà, e il giovane danese mostra di aver superato le piccole amnesie mostrate durante il primo tempo con la Fiorentina. Nella ripresa l’Inter prende il controllo della partita, e la pressione aumenta: lui comunque regge, mostrando grande autorità per la sua età.

Tonelli 6: forse fa prendere qualche spavento ai tifosi con qualche giocata rischiosa, ma il suo senso della posizione conferisce sicurezza all’intero pacchetto arretrato. Perde un pallone pericoloso lasciando via libera a Perisic, ma al suo attivo c’è anche un grande recupero su Icardi in area piccola.

Murru 6,5: una delle piacevoli scoperte di questo inizio di stagione blucerchiato. Sembra essersi lasciato alle spalle le incertezze e le amnesie dell’anno scorso, molto più attento in copertura e presente anche in fase di spinta.

Praet 6: prestazione sufficiente per il numero 10 belga, che come sempre non disdegna sporcarsi i tacchetti in mezzo al campo nei duelli contro i forti centrocampisti nerazzurri. Cala ed esce nella ripresa, probabilmente non ancora al meglio della condizione fisica. Il suo contributo in termine di qualità è comunque fondamentale in questo Doria. (dal 13’s.t. Barreto 6: entra quando la squadra è già in difficoltà, cerca di sfruttare il suo ottimo momento di forma portando ordine e freschezza, qualche imprecisione ma comunque il solito contributo di sostanza).

Ekdal 7: un’altra prestazione maiuscola per lo svedese low cost, che sembra dissipare sempre di più i dubbi sulla sua effettiva adattabilità al ruolo di regista. È praticamente presente in ogni azione blucerchiata, con un’alta percentuale di passaggi riusciti. Evidentemente in difficoltà fisica nella ripresa, trova comunque la forza per una giocata sontuosa nel finale, che vale un calcio d’angolo.

Linetty 5,5: non una delle migliori prestazioni del centrocampista polacco. Probabilmente condizionato dal giallo ricevuto dopo soli 5’, offre il solito contributo di corsa e inserimenti, ma con poca precisione. Scivola in area su quella che sarebbe potuta essere una pericolosa azione per il Doria. (dal 13’s.t. Jankto 5,5: dopo alcune partite in panchina, Giampaolo lo inserisce per dare freschezza a un centrocampo fisicamente sulle gambe. Nonostante la determinazione, non offre il rendimento che ci si aspetta da lui, mettendo a referto solo un paio di conclusioni fuori misura da lontano).

Ramirez 5,5: il ruolo di trequartista blucerchiato quest’anno è decisamente affollato, e con Saponara e Caprari out tocca a Gastòn il compito di innescare le due punte. Come detto dal suo agente, anche lui deve stringere i denti e non è al meglio. Compie alcuni errori, specialmente in fase di ultimo passaggio, senza trovare la giocata decisiva, ma va comunque lodato per l’impegno che dimostra, soprattutto con alcuni recuperi importanti anche in ripiegamento difensivo. (dal 48’s.t. Sala n.g.: ha la sfortuna di concedere all’Inter il calcio di punizione da cui poi scaturirà il gol di Brozovic).

Defrel 6: anche in una serata difficile come questa, conferma comunque la propensione al sacrificio e al lavoro di squadra. Meno incisivo sotto porta di altre volte, anche se sul gol annullato si era comunque mostrato freddo e preciso come già dimostrato nelle partite precedenti.

Quagliarella 6: dopo neanche un minuto, cerca di sorprendere Handanovic con una rovesciata. Poi ancora altre due conclusioni verso la porta nerazzurra, e un costante movimento per tutto il primo tempo, stravincendo a distanza il duello con Icardi. Nella ripresa cala, come tutta la squadra, risentendo della fatica del turno infrasettimanale.