Sampdoria, Gregucci: “Svolto il lavoro in maniera certosina. Dobbiamo essere lucidi”
Angelo Gregucci ha incontrato la stampa per presentare la sfida delicata di domani sera contro la Juve Stabia, in programma allo stadio Luigi Ferraris alle ore 20:30. Il tecnico della Sampdoria ha fatto il punto su una sosta per le nazionali che, invece di permettere il recupero delle energie, ha evidenziato le difficoltà numeriche della rosa, costretta a lavorare a ranghi ridottissimi a causa di infortuni. Ecco le sue dichiarazioni, focalizzate sull'emergenza e sulla gestione del gruppo.
Chi c’è e chi non c’è? "L'ultima partita ufficiale è stata l'8 novembre. Da lì abbiamo avuto due settimane per preparare questa partita. Fino a ieri, dove c'è qualche giocatore che sta recuperando efficienza per giocare, eravamo in dieci-undici-dodici. Ieri, abbiamo avuto qualche ragazzo che sta cercando di dare disponibilità per domani e ne valuteremo le condizioni oggi. Abbiamo fatto un solo allenamento sulle due settimane con 20 giocatori. Per il resto, tranne i due nazionali Cherubini e Hadzikadunic che sono tornati mercoledì, abbiamo lavorato con dodici giocatori".
Avete fatto un lavoro specifico sulla preparazione? "Abbiamo svolto il lavoro in maniera certosina con chi aveva bisogno di alzare i parametri atletici. Ora bisogna valutare la disponibilità e l'efficienza che avranno in una partita dei giocatori".
Le parole di Foti hanno avuto un effetto un po' di sveglia? "Noi dobbiamo necessariamente fare i conti con il nostro momento che è difficile. Dobbiamo rappresentare una maglia importante e un popolo sempre presente contro un avversario con il vento in poppa e avere un comportamento serio e solido. Tutti vogliamo uscire da una situazione complicata ma in certi casi devi usare la testa. Dallo sfogo son passate due settimane, vedremo anche chi sta recuperando. L'allenamento di oggi sarà importante per capire i tempi di recupero. Ieri non si è allenato qualcuno per influenza. Bisogna fare un lavoro certosino per rappresentare domani la Sampdoria".
Avete capito quale sia il problema? Se tecnico, fisico, ambientale... "Un po' di tutto ciò. Perché quando hai due settimane per pianificare il lavoro in dato modo e le indisponibilità ti obbligano ad andare con cautela, devi essere lucido. In Serie B devi giocare contro tutti e la più semplice può diventare la più complicata. Dobbiamo essere lucidi e uscire da questo momento tutti insieme".
Non è facile per la squadra allenarsi sempre con la Digos. "Quando parlo di difficoltà, parlo di tutto ciò. La situazione ambientale, di identità tattica e fisica. Dobbiamo fare quadrato, chiedere disponibilità ed essere lucidi dove le partite si determinano. Stiamo lavorando non per fare l'impossibile ma per dare coraggio ai ragazzi. È un momento delicato. Mi rendo conto che se recuperiamo tanti giocatori penso che questa squadra possa giocare molto meglio. A Empoli ho avuto la sensazione di vedere una squadra. Dobbiamo leggere bene tutte le situazioni perché il risultato lo determina un episodio. E se non hai paura e coraggio non è la strada maestra per risolvere questi problemi".
Tanti infortuni muscolari. "Nelle due settimane c'erano giorni con doppie sedute ma le abbiamo dovute togliere. Nella prima settimana post Venezia il carico è stato allentato per rischio di altre defezioni".
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