Sampdoria, gli striscioni dei tifosi e il ricordo delle partite indimenticabili

Sampdoria, gli striscioni dei tifosi e il ricordo delle partite indimenticabiliTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 8 luglio 2025, 22:14News Doria
di Redazione Sampdoria News

La permanenza in Serie B con il finale thrilling e quanto accaduto ai play-out contro la Salernitana è stata un'amara consolazione. Un risarcimento neppure avvertito, per la città. Sono difficili i tempi di oggi per un tifoso della Sampdoria. E sono ancora più duri da digerire ripensando al passato, agli anni d'oro, gli anni novanta, a quando la Samp lottava per i vertici del calcio europeo sognando gloria e affrontando i migliori. Un paragone che fa male ma che può spiegare, in parte, la delusione della piazza, della città. E il campo conta poco.

Cosa dicono gli striscioni dei tifosi

Le delusioni e i verdetti del rettangolo verde vanno accettate. I tifosi sono delusi per quello che accade all'esterno di uno stadio, lontano dal Ferraris. La società è sotto accusa. La nota della Federclubs è stata chiara: "Il tempo per voi è scaduto. Rimediate a questi errori al più presto e aprite le porte a nuovi proprietari o nuovi soci, che abbiano più di voi a cuore la Sampdoria". Non solo. Basta leggere. "Manfredi: è l’ora di farsi da parte", "Gestore il credito è finito, vendi la Sampdoria", "Manfredi colpevole": sono questi solo alcuni dei messaggi apparsi a Bogliasco da parte dei sostenitori blucerchiati. "Non abbiamo preteso la Luna, non lo abbiamo mai fatto. Ma professionalità e chiarezza sul futuro, quella sì. Perché tornare in Serie A non deve essere una promessa buttata lì, ma l'unico obiettivo" è invece quanto si legge in una nota de La Sud. Si chiedono risposte in tempi brevi. Proprio lui, Matteo Manfredi, prova a fare i fatti. Cerca nuovi investitori, cerca di dare un futuro alla Sampdoria. La società lavora anche all'arrivo di un nuovo allenatore. La nuova stagione sta per cominciare. Ci sono delle scadenze imminenti da rispettare come il raduno, il ritiro, per non parlare del mercato, la costruzione della squadra del futuro, un campionato da onorare. Incognite e incertezze che agitano i tifosi. Ecco, in questo quadro di ansia e preoccupazione, ai tifosi non resta che fare un viaggio, tornare indietro nel tempo, ripensare a Vialli, Mancini, Boskov, la Sampdoria degli anni d'oro, i successi conquistati e quelli sfiorati. E, soprattutto, le sfide, quelle vere, contro le big del calcio europeo. Ognuno conserva la propria. Quasi un rifugio.

Sampdoria, l’elenco delle partite memorabili in Europa

In cima alle vibrazioni eterne, storiche, non può non esserci la sconfitta contro il Barcellona nella prima e unica finale della Samp nella vecchia Coppa dei Campioni, oggi Champions League, a Wembley. Era il 1992. Fu decisa da Koeman ai tempi supplementari. Ma quella fu una grande Samp, al di là del verdetto finale. Fu ben diverso quello di due anni prima, finale di Coppa delle Coppe nel 1990, vittoria 2-0 contro l'Anderlecht, doppio Vialli per l'unico trofeo europeo vinto dalla Samp nella sua storia. L'anno prima, stagione 1988/89, sempre il Barcellona piegò i blucerchiati 2-0: Julio Salinas e Luis López Rekarte i marcatori. Si giocava a Berna. Delusioni ce ne sono state, nel corso degli anni. In Premier League risultati scontati non ce ne sono mai stati. Il livello già allora, negli anni novanta, era alto: ecco perché l'eliminazione in semifinale di Coppa delle Coppe, stagione 1994/95, fu accolto comunque con gli applausi. Passò l'Arsenal ai rigori. Ecco, per intensità e ritmo fu una gara che poteva benissimo essere scambiata per una delle partite di Premier League di oggi o comunque di questi tempi. Nel recente passato, avvicinandoci a oggi, come non citare nel 2010 i playoff di Champions League contro il Werder Brema. Sconfitta in doppia sfida, era la Samp di Pazzini e Cassano. Fu "retrocessione" in Europa League, per quella squadra, in un'annata difficile in campionato con un crollo verticale fino alla retrocessione, quella vera, amara, in Serie B. La stessa categoria di oggi. Amarezza, ansia, agitazione, delusione: questo lo stato d'animo di una città che rivive il passato e non si riconosce più in questo presente. E allora protesta. E fa sentire la propria voce. E aspetta risposte che siano concrete, che siano sincere.