Nicolini: “Sampdoria, preparatore atletico non decide da solo. Coda insostituibile. A centrocampo serve..."

Nicolini: “Sampdoria, preparatore atletico non decide da solo. Coda insostituibile. A centrocampo serve..."
Oggi alle 09:19News Doria
di Edoardo Tesei

Enrico Nicolini, opinionista a Telenord, è intervenuto durante Forever Samp in onda ogni domenica sera. Le sue dichiarazioni sui problemi societari e il pessimo periodo della Sampdoria:

"Per quanto riguarda la scelta dell'allenatore iniziale, l'errore di fondo è uno: quello di non aver confermato Attilio Lombardo e Chicco Evani. Questo è l'errore di fondo, poi tutto quello che è successo dopo è una conseguenza di quello che non hai fatto quando dovevi fare. Detto questo, ormai è acqua passata. Per il mercato la difficoltà è molto meno accentuata rispetto all'inizio del campionato, perché adesso li paghi la metà: se uno deve pagare 10, a gennaio lo paghi 5, parlo di ingaggio. Anche perché adesso non vai a comprare il giocatore, adesso fai lo scambio, dammi quattro giocatori, dammi i tre che dovrebbero venire più quelli che ce l'hai già... ragazzi, al 50% la squadra cambia completamente. C'è da fare un'analisi molto specifica: il preparatore atletico è uno che prende gli ordini dall'allenatore, non è che decide di fare un lavoro da solo. Io ho avuto Carlo Mazzone una vita, una volta c'è stata una discussione con un preparatore che insisteva per fare un determinato lavoro e lui per sintetizzare disse: "Tu c'hai l'esperienza della scuola, io c'ho quella del campo". È l'allenatore che deve determinare il lavoro da fare, ma deve avere la conoscenza e l'esperienza del campo, se l'allenatore non ha l'esperienza si rischia di fare della confusione. Lo stesso Ferrari, io l'altro giorno lo dicevo: Ferrari fa la prima partita di tre partite? Ok. Io conoscendo Ferrari non gli faccio fare la seconda. Come il discorso dell'anno scorso di Coda. Invece no: prima fatta, seconda fatta, riporta Sampdorianews.net, dopo tre giorni bollito o la terza non l'ha più fatta. Se io ho un giocatore come Ferrari che sistematicamente come va un po' oltre gli vengono i crampi o si stira, allora la seconda non la faccio, non me ne frega niente se mi mancano i giocatori, perché se no perdi e poi lo perdi per due mesi. Mi ricordo benissimo quando quest'estate abbiamo chiesto a Fredberg: "Scusi, ma non manca una punta alla Sampdoria?". E lui ha detto di no, perché Cuni era una punta secondo lui, un centravanti, uno che fa gol. È come se tu a un chirurgo chiedessi da che parte è l'appendice o la milza e sbagliasse i lati. È incredibile. Ammetto che tu fai una campagna acquisti, prendi 5 giocatori, ne sbagli 2... ci sta. Ma dire che uno è un goleador... ma ci arrivava anche un bambino che non lo è, non servono neanche gli algoritmi, basta andare su Wikipedia: 13 presenze, un gol.

Ci vuole un centrocampista che sappia giocare a pallone. Noi abbiamo 8-9 centrocampisti in organico, ma sono tutti uguali. Ne giocano due o tre, ma sono tutti uguali, non abbiamo un giocatore che detti i tempi, che abbia un lancio, che abbia un tiro. Noi siamo l'unica squadra in questo momento, penso in Italia, che non abbia fatto un gol diretto su calcio di punizione o calcio d'angolo. Il problema è colui che tira il pallone: puoi avere i migliori saltatori del mondo, ma se tiri delle pallonate per aria lentissime o fai un controcross, non la prendi mai. Io nella mia testa quando leggo "fuori quello, fuori Henderson", sono tutti sostituibili. In questo momento la Sampdoria, scrive sampdorianews.net, ha solo un giocatore insostituibile che è Coda. Se io domani dovessi allenare la Sampdoria, il primo che prendo è Barak e gli dico: "Tu ci devi far vincere le partite, ma di cosa parliamo?". Cercherei in qualche modo di regalargli una torta, anche due, per coinvolgerlo anche emotivamente, fargli credere che è un giocatore importante. Se riesco a recuperare Barak è chiaro che faccio un passettino in avanti. Gli altri in mezzo al campo, che giochi Tizio o giochi Caio, non mi cambia niente nella sostanza."