CON IL CUORE FINO ALLA VITTORIA - Siate rossi

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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 13 dicembre 2019, 09:58News Doria
di Lidia Vivaldi
Rubrica di approfondimento sul reparto difensivo della Sampdoria.

La febbre da derby è ormai vicina al suo picco, e nemmeno la consueta rubrica di analisi del reparto difensivo doriano poteva restare immune. Ho deciso quindi che prenderò spunto da uno dei "derby familiari" più famosi del panorama musicale internazionale per delineare quanto abbiamo visto in campo con il Parma domenica scorsa. Chi è cresciuto negli anni '90 sa che la rivalità leggendaria tra i fratelli Noel e Liam Gallagher (gli Oasis, per intenderci) ha riempito centinaia di pagine dei rotocalchi inglesi, ed ora che gli anni '90 sono finiti, i battibecchi gallagheriani continuano a colpi di tweet e post sui social. Ecco, uno dei più recenti insulti di Liam a Noel, accusato di essersi musicalmente rammollito, è "beige".

Beige è un colore non-colore, è mancanza di brillantezza, è prevedibilità, fiacchezza. Tutto questo è stata la Sampdoria contro il Parma, 90 minuti in cui i blucerchiati non hanno meritato di perdere, ma sicuramente non hanno fatto niente di rilevante per provare a vincere. Già nei primi minuti si presagiva che Kucka sarebbe stato in grado di pungere la difesa doriana, perché troppa era l'iniziativa che Jankto e Murru gli concedevano sulla trequarti sinistra. La rete è invece arrivata su calcio d'angolo, e la responsabilità va attribuita a Ferrari, che perde l'uomo in marcatura davanti alla porta, pur con l'attenuante del bel movimento repentino compiuto dallo slovacco.

Questo unico inciampo compromette una prestazione che, in termini difensivi, non è stata nel complesso negativa. Il duello Thorsby-Gervinho è stato meno sanguinoso del previsto, e l'esterno ivoriano ha avuto, a conti fatti, solo un paio di occasioni pericolose. D'altra parte, l'episodio più preoccupante che ha avuto come protagonista lo spilungone norvegese è una collisione con Audero su uno spiovente in area, segnale evidente che tra compagni dello stesso reparto la comunicazione è su livelli piuttosto scarsi.

Alex Ferrari, detto dell'errore sul calcio d'angolo, ha fornito un'altra prestazione discreta. Come tutti i tifosi sperano, sembra essere sulla strada giusta per poter rimpiazzare Andersen in qualità di leader della difesa, ma dovrà fare uscire maggiormente il suo carattere per prendere in mano le redini del reparto. E quanto ne avrebbe bisogno questa Samp!

Nel beige di una domenica senza troppe emozioni, inaspettatamente sono i difensori a rendersi protagonisti di due occasioni da gol. Al 38' Murru, in collaborazione con Gabbiadini, imbastisce un'azione in velocità che lo porta a tu per tu con Sepe, ma se il buon Nicola non ha ancora segnato alcuna rete nella sua carriera da professionista, una motivazione forse c'è, e si materializza nel sinistro sghembo che si spegne sul fondo. Nella ripresa è Omar Colley a fare sussultare la Sud (unico episodio non su calcio piazzato) proiettandosi in area favorito dalla verticalizzazione di Linetty e dalla sponda di Quagliarella, ma il suo tiro a mezza altezza viene deviato da un riflesso felino di Sepe.

E' tutta qui la domenica fiacca della Sampdoria, una prestazione senza colore che è di vitale importanza non si ripeta domani sera. Basta beige, domani la Samp deve scegliere un colore, domani la difesa doriana dovrà essere rossa. Non un colore a caso. Rossa come Mirko Conte, che sbarrava perentoriamente la strada agli avversari, ed era capace di segnare gol di vitale importanza. Uno ci salvò dalla C quasi certa, un altro, circa un anno dopo, ci consegnò un pezzettino di Serie A proprio in un Genoa-Sampdoria. Prima di scendere in campo, domani, pensate a Mirko, il difensore da derby. Non lasciatevi condizionare, digrignate i denti, mostrate il fuoco nei vostri occhi. Siate rossi.