Bistazzoni si racconta: "Sono diventato portiere per vocazione: mi è sempre piaciuto sin da ragazzino. Impedire un gol era per me come farlo"

Bistazzoni si racconta: "Sono diventato portiere per vocazione: mi è sempre piaciuto sin da ragazzino. Impedire un gol era per me come farlo" TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
lunedì 10 settembre 2012, 18:00News Doria
di Lorenzo Montaldo

La storia di Guido Bistazzoni è legata a doppio filo con quella dei nostri colori: a Genova, a difendere la porta della Samp, ci è rimasto in tutto 6 anni, dal 1980 al 1983 e dalla stagione 1986-'87 alla 88'-'89; appesi i "guanti" al chiodo, non ha perso la voglia di blucerchiato e di Liguria: preparatore dei portieri dal 2002 al 2011, partendo dalle giovanili fino ad arrivare alla prima squadra. 

Intervenuto a Radio Gol Bistazzoni, attualmente al Bogliasco, si racconta, partendo dagli inizi da estremo difensore fino alla rete subita da Maradona; ecco quanto riporta Tuttomercatoweb.com

"Sono diventato portiere per vocazione: mi è sempre piaciuto sin da ragazzino. Impedire un gol era per me come farlo. La mia grande altezza da ragazzino mi ha creato dei problemi, poi col tempo e col lavoro sono migliorato. Riuscivo ad andare bene a destra, ma a sinistra ero meno naturale, avevo timore nel tuffarmi."

"Ricordo la gara col Napoli, quando ero alla Samp, con la rete finale di Maradona a Marassi: c'erano i lavori per i Mondiali '90, giocavamo in un cantiere ed il campo non era nelle condizioni migliori. Vidi il pallone all'ultimo momento. Ma non sono stato il solo a prendere gol da lui! E' stato il migliore al mondo, anche per velocità di pensiero. Sapeva già cosa fare prima che gli arrivasse il pallone. Oggi vedo bene Sirigu, Viviano e Consigli. C'è un gruppo di portieri giovani che avrà un futuro roseo. Basta con i portieri stranieri, qui c'è una qualità che va valorizzata".