Pagellone Sampdoria: Silva errore decisivo. Candreva prova sino all'ultimo

19.12.2021 20:12 di  Matteo Romano   vedi letture
Pagellone Sampdoria: Silva errore decisivo. Candreva prova sino all'ultimo
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Audero 6,5: esce bene su Tessmann al 17 lanciato verso la porta e al 57 sulla conclusione di Kiyine. Incolpevole sulla rete di Henry

Bereszynski 6,5: in tandem con Candreva crea diversi pericoli. Non soffre troppo le avanzate lagunari sulla sua fascia di competenza. Dal 60' Dragusin 6: entra per dare sostanza alla retroguardia.

Yoshida 5,5: presente in difesa in controllo sugli attaccanti avversari. Lascia un po' troppo spazio in occasione della rete di Henry

Colley 6: Importante deviazione su Sigurdsson dopo contropiede del Venezia. Si fa sentire anche su Johnson.

Augello 7: Mette in difficoltà Mazzocchi sin dai primi minuti, sprintando a tutto campo.

Candreva 7: corre su tutta la fascia per tutto il match e sino all'ultimo sfiora la rete, come al 90', quando è Caldara a salvare sulla sua staffilata.

Ekdal 6: diversi recuperi di sostanza e la consueta esperienza. Dal 40 s.t. Askildsen s.v.

Silva 5.5: Si muove giocando d'anticipo e provando a lanciare le giocate offensive. Errore importante che favorisce il contropiede da cui scaturisce il gol del Venezia

Thorsby 6: Spina nel fianco dei lagunari con diversi inserimenti. Ha due occasioni per segnare nel secondo tempo ma le spreca. Altrimenti la sua partita sarebbe stata di assoluto livello. Il voto finale, complice il pareggio, ne risente.

Caputo 6: Duella con Ceccaroni e Caldara. Poche le occasioni per andare alla conclusione.Dal 75' Quagliarella 6: Entra e cerca subito la conclusione la porta.

Gabbiadini 7 In stato di grazia. Tra i più pericolosi in zona d'attacco con diverse occasioni. Dal 60' Verre 6: si muove tra le linee cercando di impensierire i difensori avversari.

All. D'Aversa 6: Sampdoria sprecona. Nel primo tempo il Venezia patisce le avanzate doriane; nel secondo tempo i blucerchiati si difendono e mancano alcune occasioni. Nel finale il pareggio del Venezia che lascia l'amaro in bocca per tre punti che sembravano alla portata.