Damsgaard non trova il guizzo, Ekdal non perde la bussola, Candreva colpevole
Audero 6,5: sempre attento, vede insaccarsi due palloni sui quali può fare ben poco. Nel secondo tempo l'Atalanta lo chiama in causa a più riprese, ma ribatte colpo su colpo limitando il passivo, superandosi con un guizzo su Gosens (riparando ad un'uscita in presa alta imprecisa) e distendendosi sulla conclusione a botta sicura di Pessina.
Augello 6: nel primo tempo le sue sgroppate mettono in difficoltà gli orobici e mette in mezzo un pallone velenoso sul quale l'Atalanta si salva in corner. Spostato sulla linea dei centrocampisti quando la squadra passa al 3-5-2, non riesce a proporsi con continuità, concedendo più spazio agli avversari sulla corsia mancina.
Ferrari 5,5: disputa una buona gara da centrale, pressando alto e giocando elegantemente d'anticipo. Palesa maggiori difficoltà dopo il vantaggio atalantino e in particolare quando la difesa passa a tre e soffre il passo dei qualitativi giocatori nerazzurri.
Yoshida 5,5: si impone nel gioco aereo, meno puntuale del solito nelle chiusure. Rischia l'autorete al 67'.
Bereszynski 6: gara abbottonata, mirata a non concedere eccessivo raggio d'azione agli attaccanti e ai centrocampisti d'inserimento avversari. L'ingresso di Candreva, anziché supportarlo, si rivelerà deleterio.
Jankto 5,5: propositivo, ma impreciso. Nella prima mezz'ora riesce a sfuggire al proprio marcatore in un paio di occasioni ed è il primo a saggiare i riflessi di Sportiello, guadagnando un corner. Spreca però una palla goal da posizione invitante e di fronte all'Atalanta ogni errore è fatale.
(dal 66' Ramirez 5,5: gioca pochi palloni, ma non riesce nell'intento di illuminare una Samp in pieno blackout. Mostra solo un barlume della sua tecnica).
Ekdal 6,5: funge da collante tra i reparti ed è uno dei pochi a non perdere la bussola al cambio di modulo. Guadagna falli preziosi e argina con le cattive le ripartenze avversarie. Gli manca una spalla adeguata in mediana.
Thorsby 5,5: nei primi 45' interrompe il gioco avversario con perentorietà e irruenza, nella ripresa lotta, ma disordinatamente e viene a mancare il filtro in mediana. Soffre le incursioni atalantine, non riuscendo a prendere le adeguate contromisure.
Damsgaard 6: il maghetto ci prova due volte su calcio di punizione. Innesca Augello con un corridoio perfetto al 19' e prova a inventare, ma alterna luci a ingenuità, come il contropiede a inizio ripresa sul quale si allunga il pallone a difesa atalantina impreparata. Occorre più cinismo.
(dal 66' Candreva 5: in giornata no, si fa anticipare da Gosens per il 2-0 della Dea e non innesca gli attaccanti).
Verre 5: non agisce sulla trequarti, ma da mezzala in un centrocampo a cinque. Pochi guizzi, alcuni falli guadagnati, diverse imprecisioni. Da lui è lecito aspettarsi qualcosa in più).
(dal 60' Keita 5,5: isolato, tocca pochi palloni e viene agevolmente controllato dalla retroguardia di Gasperini).
La Gumina 5,5: inizia col piglio giusto, pressando e cercando di alzare il baricentro della squadra. Duetta bene con Jankto, che spreca un'ottima sponda. Non riesce tuttavia ad attaccare la profondità e nella ripresa spara alto l'unica palla goal ricevuta).
(dal 60' Quagliarella 5,5: stesso destino di Keita, ma almeno prova ad abbassarsi sulla linea dei centrocampisti a caccia dei palloni che non gli vengono serviti).
All. Ranieri 5: opta per il turnover in vista del derby di mercoledì, schierando La Gumina titolare, supportato da Verre. Nonostante le occasioni create nella prima mezz'ora la Samp si ritrova sotto di un goal e nella ripresa prova a correggere il tiro, cambiando modulo e uomini offensivi. Con la difesa a tre la squadra rischia di più, ma senza pungere in attacco. I subentrati deludono o non vengono serviti, non spostando gli equilibri. A fronte della prima mezz'ora, in cui si era vista una delle Samp più propositive, nella ripresa l'Atalanta domina e gestisce senza affanno.