Bereszynski non getta la spugna, Torreira poco lucido. Buon impatto per Alvarez

Puggioni 6,5: il Torino lo impegna in numerose occasioni, ma fa sempre buona guardia, trasformandosi spesso nel libero aggiunto con uscite tempestive. Nell'ultima azione offensiva granata scivola nello svolgimento di un corner e Belotti rischia di approfittarne.

Regini 5: nei primi 45' soffre non poco le avanzate di Iago Falque, anche se talvolta è costretto ad assistere alle contemporanee sovrapposizioni di Zappacosta. Nella ripresa tiene maggiormente botta, limitando i danni, fino al mancato disimpegno che coincide con l'1-1.

Silvestre 7,5: un muro invalicabile, anche per chi ha segnato venticinque goal in campionato.

Skriniar 6,5: a parte un grosso rischio corso in fase di disimpegno pochi giri d'orologio prima dell'intervallo, offre la consueta prova, affidabilità e fisicità al servizio della retroguardia.

Bereszynski 6: subisce il forte ritmo dei granata sugli esterni nella prima parte di gara, ma ha il merito di non andare mai alla deriva e, ogni qual volta ne ha l'occasione, di controbattere accompagnando l'azione offensiva. Nel finale sbroglia un paio di situazioni complicate, nonostante un ginocchio fasciato.

Praet 5: in particolare nella prima frazione avrebbe tempi e modi per lasciare il segno, ma finisce in un limbo senza far emergere il talento in fase di verticalizzazione e senza garantire una costante copertura in appoggio al terzino polacco.

Torreira 5,5: la punizione da dimenticare nell'ultima azione di gara è lo specchio di una prestazione sottotono, caratterizzata da scarsa lucidità e minor ritmo rispetto ai propri standard. Subisce un paio di interventi duri ad inizio gara e finisce probabilmente per risentirne nell'arco dei 90'. Baselli ha la meglio nel cuore del centrocampo.

Linetty 6,5: il migliore in mediana, pronto al sacrificio, dinamico, propositivo. Lavoro spesso oscuro, ma prezioso per gli equilibri della squadra. Partecipa all'azione del vantaggio.

Fernandes 5,5: resta nel vivo del gioco, ma non riesce ad incidere come i suoi mezzi tecnici gli consentirebbero. Prestazione complessivamente sufficiente, se non fosse per l'errore a tu per tu con Hart al 21' che pesa nell'economia della sfida.

(Alvarez 6,5: oltre a tenere palla si contraddistingue per alcune pregevoli serpentine, meritevoli di maggiore fortuna da parte dei compagni. Budimir non inquadra lo specchio della porta e Torreira getta al vento l'ultimo calcio piazzato conquistato dall'argentino).

Quagliarella 6,5: gioca spesso e volentieri spalle alle porte, ma ciò non gli impedisce di creare seri pericoli all'avversario di turno. È sua la splendida palla al bacio per il potenziale raddoppio di Fernandes, è sua la giravolta a servire in profondità Schick in occasione dell'azione che provocherà al talento ceco l'uscita anticipata dal campo. Ad inizio ripresa impegna Hart con un insidioso colpo di testa. (Djuricic n.g.)

Schick 7,5: prestazione di notevole personalità di un talento dalla classe cristallina. Un goal di grande caratura tecnica, ma non solo. Ogni qual volta entra in possesso palla la difesa granata va in tilt, tra finte, controfinte, dribbling e sponde per gli inserimenti dei compagni. Il problema alla spalla lo costringe ad uscire appena iniziata la ripresa.

(46' Budimir 5,5: lotta su ogni pallone, ma sui suoi piedi capita un'unica occasione da rete non adeguatamente sfruttata sull'invitante servizio dal fondo di Alvarez. Non giocava da una vita, non si poteva pretendere molto di più).

All. Giampaolo 6,5: la Sampdoria ottiene un punto prezioso su un campo ostico contro un avversario complicato, dotato di un reparto offensivo di grande livello. Deve fare i conti con le assenze, l'imprevista uscita di Schick, eppure la squadra non perde mai la bussola, resta in partita, anche nei momenti di maggiore sofferenza. La dura trasferta con la Lazio sarà un altro impegnativo banco di prova.