ESCLUSIVA SN - "La rovesciata sotto la Gradinata": "Una variabile risiede nelle motivazioni. Molteplici le armi in mano a Giampaolo"

03.11.2017 19:46 di  Francesco Flachi   vedi letture
ESCLUSIVA SN - "La rovesciata sotto la Gradinata": "Una variabile risiede nelle motivazioni. Molteplici le armi in mano a Giampaolo"
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© foto di Federico De Luca

Questa è la settimana che i tifosi blucerchiati attendono più che ogni altra. È persino banale ribadirlo, ma il derby della Lanterna costituisce qualcosa di speciale che non si vive in modo altrettanto intenso in altre piazze.

Una gara che può cambiare la stagione di una, o dell’altra squadra. E che spesso l'ha fatto, se non altro per i tifosi di rendita per mesi in caso di vittoria della propria squadra. Ma anche alla vigilia di una gara così particolare, in cui i valori spesso si azzerano, ritengo che in questo caso la legge del campo si farà sentire.

La Samp ha dimostrato di essere superiore sotto l’aspetto tecnico, ma anche sotto quello mentale. Una formazione i cui giocatori si trovano a memoria. E trova i suoi avversari nel momento forse più buio della stagione. Un trend negativo che perdura dalla parte finale dello scorso torneo.

Potrebbe quindi anche essere che questa volta la legge del derby sia meno determinante che quella delle forze in campo. Ed è quello che tutti i tifosi della Sampdoria si augurano. Perché se così fosse il risultato potrebbe essere facile da pronosticare.

Una delle variabili che intervengono, proprio perché il calcio non è una scienza esatta, risiede nelle motivazioni. Una sconfitta metterebbe il grifone quasi in ginocchio. Non certo relativamente alla matematica, ma certamente in ambito psicologico. E sappiamo tutti che il grifo è duro a morire. È anche vero però che il derby è la partita più adatta a generare motivazioni anche a chi non ne avrebbe. E la Samp è una squadra in cui i molti giovani in campo possono esaltarsi con facilità. Passando a discorsi più tecnici, se avessi la possibilità di togliere due uomini alla rosa del Genoa, sceglierei Veloso e Bertolacci. Due atleti che creano problemi a chiunque proprio per il loro modo talentoso di interpretare le partite.

Le armi in mano a Giampaolo sono però molteplici, perché è riuscito a completare una rosa in cui ogni variante ha un suo motivo d’essere per rispondere alle tattiche avversarie. Prendiamo solo ad esempio il binomio Ramirez - Caprari. Da una parte il genio, la fantasia, che seppure in un’accezione più lenta di gioco, appartengono a Ramirez. Dall’altra l’intraprendenza e l’efficacia di Caprari, che con la sua verve costituisce una vera e propria freccia all’arco dell’attacco blucerchiato.

Insomma: una partita da vedere e gustare, nella quale l’imprevisto è sempre in agguato, ma che secondo me i tifosi blucerchiati potrebbero vivere con meno apprensione del solito.

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