Giampaolo: "La sconfitta di Udine è un passo indietro. Atalanta ha fatto il salto di qualità, siamo chiamati a prestazione maiuscola"

14.10.2017 13:16 di  Lidia Vivaldi   vedi letture
Fonte: Andrea Piras
Giampaolo: "La sconfitta di Udine è un passo indietro. Atalanta ha fatto il salto di qualità, siamo chiamati a prestazione maiuscola"
© foto di Sampdorianews.net

Dopo la sosta la Sampdoria trova l'ostacolo Atalanta: alla vigilia della sfida di Marassi il tecnico Marco Giampaolo ha incontrato la stampa nella consueta conferenza del sabato al 'Mugnaini' di Bogliasco.

Come si inquadra questa partita? "Dal punto di vista tecnico si inquadra come una gara difficile contro un avversario difficile. L'Atalanta in questo momento sta gestendo bene il doppio impegno, è una squadra collaudata. C'è grande rispetto e noi abbiamo lavorato bene, in funzione di questa partita. Speriamo di aver fatto le cose per bene poi al campo l'ultimo responso".

Qualche dubbio in più di formazione? "Alla formazione io penso il sabato sera. E' chiaro che mi faccio un'idea sullo sviluppo del lavoro settimanale. Lo schieramento lo penso ma tiro le somme il sabato sera e qualche dubbio dietro te lo porti sempre. In linea di massima ho già idea chi far giocare ma qualche ritocco ci può stare".

Sulla gara di Udine: "La partita di Udine va riscattata nell'approccio, nella determinazione. Va riscattata perché quella è una sconfitta che non avremmo mai dovuto maturare. La sconfitta di Udine è stato un passo indietro".

Sui tifosi: "Possiamo contare su quelle poche cose ma di cui sono sicuro e quello è l'apporto dei nostri tifosi".

Su Linetty e Viviano: "Linetty si è allenato sempre, è convocato ed è a disposizione. Viviano non è convocato".

Linetty o Verre? "Uno parte e uno non parte ma penso che domani giocheranno entrambi. Domani sarà una partita difficile sul piano fisico, sarà spigolosa. L'Atalanta è una squadra tecnica e che gioca nell'uno contro uno. Quella è una sostituzione che farà parte della gara. Uno gioca dall'inizio e l'altro subentrerà".

Sulle condizioni di Zapata: "L'ho visto recuperato anche moralmente. Gli ho detto che in quindici giorni gli è cambiata la vita, fra virgolette, perché è stato convocato in nazionale. Vive un gran momento a livello psicofisico".

Zapata può sfruttare questo momento? "Non faccio questo tipo di valutazione. Zapata è un titolare, Quagliarella è un titolare e Caprari è un titolare: due dei tre giocano".

Su Ferrari: "Penso che la continuità di rendimento fisico e mentale negli allenamenti nel lungo e medio periodo paga".

Contento sia arrivato Ramirez e non Ilicic? "Io sono innamorato dei giocatori che alleno, non di quelli che potevo avere o non ho".

Domani ci sarà Gasperini: "Lui di derby ne ha giocati tanti e quando torna a Marassi lo sente ancora. L'allenatore non si discute, le qualità e le capacità non si discutono. Essendo un allenatore che ne ha giocati tanti, è chiaro che la nostra tifoseria lo vede come un pre-derby".

Su Kownacki: "Sul ragazzo mi sono espresso più volte. Si farà perché ha la determinazione giusta, ha l'atteggiamento giusto per migliorare. Quando tira in porta, calcia per far male. Non è un esteta della conclusione. Deve migliorare. E' un calciatore sul quale la società ha investito ed è convinta che nel medio periodo raccoglierà".

Si aspettava che Gomez potesse arrivare a questi livelli? "Sì l'ho allenato io per primo qui, era forte. Era arrivato in Italia con la fame giusta. La convocazione in nazionale argentina è pesante, significa che devi avere dei connotati. E' forte, è un giocatore che sa essere determinante".

Una battuta finale sull'Atalanta: "Ha qualità, spirito, è forte fisicamente. E' forte nell'uno contro uno, nelle palle inattive. Non pareggi 2-2 con la Juve per caso, è una squadra forte e che ha fatto il salto di qualità. Adesso è vicina alle squadre più blasonate. Noi dobbiamo fare una partita completa sotto ogni punto di vista. Sarà una partita tecnica, siamo chiamati a mettere in campo una prestazione maiuscola".