ESCLUSIVA SN - Tirotta: "Non cadere nella solita tentazione di spaccarci in due su Giampaolo. "Squadra contadina"

10.11.2018 08:49 di  Enzo Tirotta   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Tirotta: "Non cadere nella solita tentazione di spaccarci in due su Giampaolo. "Squadra contadina"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L’analisi sulla Sampdoria non può che iniziare dalla sconfitta casalinga contro il Torino.

Ero stato buon profeta nei giorni scorsi, quando avevo sottolineato le aspettative che questa squadra aveva promosso, e che hanno indotto molti a pensare di aver già fatto il salto di qualità. In realtà continuiamo ad avere una rosa che vanta gli stessi valori degli ultimi anni.

Non dobbiamo vergognarci a considerarci una formazione da metà classifica. Anche perché come abbiamo visto, se si trova “l’eroe” di turno, ovvero il calciatore in stato di grazia, possiamo arrivare anche attorno al 6°/7° posto. In mancanza di ciò nessun problema, ma è comunque il solito “vivacchiare”.

Mi piace definire la Samp come una "squadra-contadina": viviamo di quello che produciamo. E questo può anche far piacere alla Società, che indubbiamente è brava a produrre.

Quello che ritengo importante, come tifoseria, è di non cadere nella solita tentazione di spaccarci in due. C’è chi è contro Giampaolo e lo ritiene un “talebano”, e chi invece lo sostiene. Ricordiamoci che nonostante i suoi difetti e i suoi (tanti) pregi, il nostro mister è meno rigido di molti suoi predecessori. Quanto a rigidità e poca propensione ai cambiamenti, Novellino, ad esempio, era il non plus-ultra, ma non mi risulta che sia stato accusato più di Giampaolo.

Un segnale importante ci arriva dal rinnovo del contratto di Andersen. E ciò non mi stupisce, anzi conferma la mia analisi: si tratta di uno di quei giocatori per i quali la Società “vuole e deve” fare così, per assicurare continuità di qualità e garanzia di capitalizzazione.

E intanto il derby si avvicina. Nessuno più di me tiene a far ogni giornata più punti possibile. In mancanza di ciò, però, mi spingo a dire che, visto che noi Sampdoriani non siamo abili a creare tensione emotiva e pressione attorno alla squadra, una certa fame di risultati e una volontà di riscossa che cada proprio prima della stracittadina, può anche farmi pensare in positivo, perché penso incida profondamente sulla carica dei nostri.

Concludo con un pensiero alla prossima gara, contro la Roma. Spero che Defrel sia in campo. Per lui in quanto ex, ma anche perché l’alternativa polacca, sulla quale noi tutti poniamo molta aspettativa, ha quest’anno e finora deluso, soprattutto sotto l’aspetto dell’atteggiamento agonistico. 

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