Fieri Fossato: "Legge sicurezza: attentato alla nostra libertà, a difesa delle vostre infamità"

I Fieri Fossato hanno pubblicato un comunicato relativo all'entrata in vigore del Decreto Sicurezza:
"Legge “sicurezza”: attentato alla nostra libertà, a difesa delle vostre infamità
Il decreto sicurezza è da pochi giorni diventato legge.
Fin dalla sua prima formulazione, con il nome di ddl 1660, noi come gruppo ultras, come molte altre realtà della vita sociale di questo Paese, abbiamo espresso la nostra preoccupazione e la nostra contrarietà per quanto stava per essere legiferato.
Sotto la malcelata maschera della necessità di una maggiore sicurezza, abbiamo assistito ad un attacco frontale da parte delle istituzioni a tutti gli ambienti della società, attraverso un inasprimento ingiustificato di molte norme che regolano le manifestazioni sociali, nel senso più ampio di questo termine.
Il nostro mondo è stato tra i primi ad aver conosciuto in forma sperimentale le cosiddette “leggi speciali”. Come denunciavamo già dall’origine quelle norme e quei dispositivi di controllo e coercizione sono servite come banco di prova per essere oggi applicate nei confronti dell’intera società.
Nel mentre però gli agenti e i militari indagati o imputati, per abusi avvenuti durante il servizio, non saranno più sospesi ma anzi lo Stato sarà pronto, a nostre spese, a difenderli a spada tratta.
Sarà inoltre permesso loro di portare liberamente un’arma personale al di fuori dell’orario di servizio, avranno piena libertà di indossare a proprio piacimento le Bodycam, senza però dover portare un codice identificativo sui caschi.
Il ruolo delle forze dell’ordine, quindi dello Stato, diventa sempre più intoccabile e posto nella posizione di esercitare liberamente e impunemente il proprio “lavoro”. Mentre dall’altro lato il dissenso, dalle piazze alle carceri, viene duramente colpito e criminalizzato.
Appare dunque chiaro, con questo decreto più di altri nel recente passato, che lo stadio abbia funzionato da laboratorio e che la deriva oggi presa dalle istituzioni debba incontrare, specialmente da parte del mondo ultras, una chiara e netta opposizione.
L’essere ULTRAS sarà sempre per noi un modo libero di espressione e movimento. Mai ci piegheremo alle infamità dettate da questo Stato di Polizia."
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