ESCLUSIVA SN - Tirotta: "Solo per te" canzone d'amore scritta a quattro mani e cantata a dieci voci. Leggo tanti commenti sulla rigidità di Giampaolo..."

14.12.2018 15:44 di  Enzo Tirotta   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Tirotta: "Solo per te" canzone d'amore scritta a quattro mani e cantata a dieci voci. Leggo tanti commenti sulla rigidità di Giampaolo..."

Sabato con la Lazio è arrivata una "quasi vittoria", anche se per certi versi a qualcuno poteva sembrare una "quasi sconfitta". 

Avendo fatto un secondo tempo di grande sofferenza, è quasi parso, leggendo i titoli di alcuni giornali, che avessimo rubato un punto a Roma. Invece, se da un lato è vero che dopo un buon primo tempo siamo andati in affanno, è altrettanto vero che non abbiamo mai dato l'impressione di mollare, abbiamo sempre remato, non siamo mai stati in balìa della partita. Ci sono stati tanti momenti di sofferenza, ma ce la siamo guadagnata tutta. Il punto lo abbiamo preso in maniera rocambolesca, così come lo avremmo perso in maniera rocambolesca se la partita fosse finita soltanto qualche minuto prima: il pareggio è un risultato più che giusto. 

Nella ripresa abbiamo spedito un sacco di palloni in fallo laterale, abbiamo spesso rinviato lungo, mostrando un nuovo atteggiamento, da squadra grintosa e vogliosa di strappare un risultato positivo. È vero che questo punto ce lo siamo guadagnato, ma siamo anche andati in sofferenza, altri anni forse sarebbe capitato di soffrire meno ma senza raccogliere punti. Nel secondo tempo Giampaolo ha operato dei cambi quasi rugbistici, sostituendo un giocatore fisico come Ramirez con Saponara, più leggero e tecnico, e ha inserito Jankto, restituendo così fisicità a centrocampo. È come se avesse voluto controbilanciare i due cambi per non fare perdere "peso" alla squadra. 

In questo senso si tratta di una buona alternativa, anche in termini di qualità, ma il nostro impianto di gioco resta sempre quello, con pochissime variazioni. A me questa filosofia piace, e Giampaolo lo ha ribadito in una recente intervista: crede nel lavoro, nel fare una determinata cosa e saperla fare al meglio. 

Leggo tanti commenti sulla rigidità dell'allenatore, ma del resto anche Novellino cosa si inventava di diverso dal 4-4-2? Lo stesso Delneri, con cui siamo andati in Champions, non era di certo un innovatore. Non dico che Giampaolo sia il miglior tecnico del mondo, e sicuramente esistono allenatori in grado di cambiare anche nel corso della partita, ma sono di un altro livello, e hanno a disposizione giocatori di un altro livello. Quella non è la nostra dimensione, quello che siamo, siamo. Forse se arrivasse Ancelotti sarebbe in grado di dare quel valore aggiunto e farci guadagnare 2 o 3 posizioni in più, ma l'allenatore che arriva ottavo significa che ha una squadra da ottavo posto. Vediamo che le gerarchie della Serie A, anche con i tanti cambi di guida tecnica, sono sempre le stesse: più sale il livello di professionismo, e più le gerarchie sono difficili da scardinare.

Come da tradizione, all'avvicinarsi del mercato di gennaio iniziano a circolare voci più o meno plausibili sul futuro dei giocatori blucerchiati, non ultima quella su Quagliarella corteggiato dal Milan. Penso che questa non sia nient'altro che una Grande minchiata, tanto più che Fabio va dallo stesso dietologo di Cerezo, ed ha quindi la prospettiva di altri 3-4 anni di professionismo. Sicuramente non andrà via a gennaio, per andare a fare l'elemento d'esperienza nella panchina rossonera. È già stato nelle big, alla Juve, al Napoli, e non ha bisogno di rifare questo percorso adesso. 

Certo, se non rinnovasse con la Sampdoria potrebbe arrivare qualche offerta, ma non penso di più un contratto annuale, e allora cosa ci guadagnerebbe? E anche dal punto di vista del Milan, che senso avrebbe fare un'offerta irrinunciabile ad un giocatore come Quagliarella, dando anche dei soldi alla Samp, a costo di portarlo via a gennaio? Poi, chiaramente, quando parliamo di calcio tutto può succedere. Ma sarebbe diverso se fosse un Ibrahimovic, che a Milano ha anche un certo appeal sui tifosi, a San Siro, invece, l'arrivo di Quagliarella creerebbe lo stesso entusiasmo che se andassi a giocare io. Fabio qui ha continuità, a Milano la perderebbe. Penso che anche i rumors di mercato andrebbero costruiti con un po' più di senso.

Non voglio addentrarmi nella vicenda Ferrero, parleranno i magistrati, a cui spetta dire se ha commesso dei reati. Le mancanze di rispetto nei confronti della Sampdoria, della sua bandiera, della sua maglia e dei suoi tifosi invece sono già certificate dalla storia degli ultimi quattro anni e mezzo. Non serve aggiungere altro.

Ci tengo invece a parlare del disco blucerchiato, un progetto che raccoglie tantissimi artisti che hanno la Samp nel cuore, con Aldo De Scalzi come produttore artistico e non solo. Normalmente se si pensa ad un disco di canzoni dedicate a una squadra di calcio si immagina uno che si sia messo lì un po' per gioco, invece questo album è un progetto costruito con tantissima passione da parte di tutti quelli che hanno partecipato. 

"Solo per te" è una canzone cantata da tutti gli artisti che hanno preso parte al disco, è come se tutti avessero fatto a gara per esserci. Quando si parla di New Trolls e Vittorio De Scalzi si parla di milioni di dischi venduti, quando si parla di Michele -che era adulto quando io ero bambino- si parla di Scuola Genovese e altri milioni di dischi venduti, quando si parla di Aldo De Scalzi si parla di Nastri d'Argento, di David di Donatello, e se si guarda una fiction in tv una volta su due è lui ad aver firmato la colonna sonora... 

Si tratta di artisti importantissimi nel panorama musicale nazionale che si sono voluti dedicare a questo progetto artistico pieno di passione per la Samp. Ci sono più essenze in questo disco, una di esse è voler legare le diverse generazioni di tifosi blucerchiati, perché dentro c'è sia Pensie con il suo rap, sia un brano melodico come "Solo per te", che è una canzone d'amore scritta a quattro mani e cantata a dieci voci. 

C'è la storia della Samp, perché c'è una cover di "Lettera da Amsterdam", un brano che ha quasi trent'anni, fatta da un gruppo che suona al festival internazionale Umbria Jazz. Mi ha entusiasmato vedere come in questo disco ci siano tante letture, tutte piene di passione e professionalità.

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