De Zerbi: "Samp ha valori e sa giocare. Defrel ha voluto fortemente tornare"

31.08.2019 13:43 di Serena Timossi Twitter:    vedi letture
De Zerbi: "Samp ha valori e sa giocare. Defrel ha voluto fortemente tornare"
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Archiviata la sconfitta in casa del Torino, il Sassuolo di De Zerbi si appresta ad affrontare la squadra blucerchiata. Il tecnico neroverde ha incontrato la stampa alla vigilia del match con la Samp:

Che weekend sarà il prossimo? "Spero bello. Abbiamo una partita difficile contro una squadra che ha perso ma che ha valori e sa giocare. Noi dobbiamo prendere quello che di buono abbiamo fatto a Torino, secondo me abbiamo fatto tanto di buono, capendo quello che abbiamo sbagliato. Dopo aver rivisto la partita, credo di avere fatto un'analisi precisa perché nel primo tempo non abbiamo fatto male. Eravamo timidi, abbiamo sofferto nel gioco aereo e abbiamo buttato qualche occasione per poca convinzione. Nel secondo tempo abbiamo creato tanto: una volta puoi trovare il portiere che risulta il migliore in campo, su 7 occasioni magari a volte fai 4-5 gol. Non abbiamo sofferto grandissime cose. Abbiamo subito qualche contropiede ma ci sta".

A cosa può essere dovuta la timidezza? "Non so se sia il termine giusto. Quando arrivi sulla trequarti pulito, qualcosa in più devi fare e mi riferisco a Traorè, Bourabia, Locatelli, Boga, ma questo succede spesso a noi. Non so se è timidezza, poca convinzione, non ancora totale maturità per fare la scelta giusta ma quando liberiamo un uomo sulla trequarti è perché abbiamo costruito quella situazione, non è un caso. Ad esempio il gol di Caputo parte con Traorè tra le linee in campo aperto, ed è un'azione articolata che dimostra la qualità della squadra e mi aspetto una crescita negli ultimi 30-35 metri".

Che Sassuolo sarà dopo gli ultimi colpi? "E' una squadra molto forte e non mi nascondo. Dobbiamo trovare la quadra. Io non voglio adattare i giocatori a me. Cerco di adattare l'idea alle caratteristiche dei giocatori e qualcosa di diverso probabilmente inizieremo a fare dalla prossima settimana. Con l'infortunio di Rogerio dovremo fare qualcosa. La società è attenta e troverà la soluzione migliore. Verrà fatta anche qualche uscita perché siamo troppi ma abbiamo grande qualità, abbiamo tutto".

Per quale obiettivo? "Vediamo prima quale terzino arriva, poi diremo qual è l'obiettivo. Non ho paura ad alzare l'asticella, l'ho detto a voi, alla società. Alzare l'undicesimo posto dell'anno scorso potrebbe diventare un nostro obiettivo. Io non mi nascondo, preferisco affogare nell'oceano che nella vasca da bagno, ho sempre puntato al massimo. Chiaramente bisogna anche stare con i piedi per terra perché il Cagliari si è rinforzato, le altre anche, e dobbiamo capire che tipo di campionato sarà e dalle prime immagini che ho negli occhi mi sembra di vedere un campionato più difficile e con il terzino sinistro potremo completarci e diventare più forti"



Duncan può rientrare? "Sta bene ed è a disposizione per giocare, vediamo se dall'inizio o se a gara in corso. Bourabia è un po' acciaccato, Magnanelli non è rientrato con il gruppo ma abbiamo tante soluzioni".

Si riparte dal 4-3-1-2 o si vedrà il 4-3-3? "Vediamo. Sappiamo interpretare bene le situazioni, poi capiremo cosa fare di diverso in futuro. Non partiamo con una cosa e facciamo adattare o snaturare un giocatore, l'idea del gioco però".

Quando è maturata l'idea di riportare Defrel a Sassuolo? "A Ferragosto c'è stata una chiamata tra me e la società ed è venuto fuori il nome di Defrel e lui ha voluto fortemente tornare. Sono contento per lui e per Chiriches: alzano l'entusiasmo, alzano il sogno di poter fare qualcosa in più di quello che potevamo fare prima. Sono giocatori di spessore più alto rispetto al campionato che faremmo senza di loro. Venendo in un contesto che funziona, alzano l'entusiasmo di potercela giocare con tutti".

Non teme che per Defrel si tratti di un rimedio dopo Roma e Sassuolo? "Non penso sia un rimedio. Alla presentazione del centro sportivo abbiamo parlato di alzare l'asticella, si passa dai calciatori. Gli allenatori e le società sono importanti, le parole hanno un peso, poi quello che sposta è il valore dei calciatori e Chiriches è uno di questi, Obiang è uno di questi, Berardi fermandosi a Sassuolo è un segnale, Defrel è un segnale importante. Non è un rimedio perché lui ha voluto fortemente venire qua, noi lo abbiamo fortemente voluto. La rosa è di valore, ci sono giocatori importanti, non credo che uno venga qui per un rimedio".

C'è un reparto in particolare che è stato migliorato rispetto all'anno scorso? "Abbiamo perso Demiral che è una forza della natura, mettiamo dentro Chiriches e recuperiamo Marlon che non abbiamo mai avuto lo scorso anno. Perdiamo forza fisica ma miglioriamo esperienza e qualità. Perdiamo Lirola che ha grande forza fisica ma voleva andare via e abbiamo messo in squadra un giocatore che ha più di 100 presenze in Bundesliga e gare in Europa, come Toljan, e poi Muldur che ha strapotere fisico. In mezzo al campo abbiamo perso Sensi, giocatore strepitoso, ma abbiamo preso Obiang che quando conoscerà al 100% la nostra idea ci porterà la fisicità che è mancata l'anno scorso. Traorè ci porterà uno strappo e i gol che non avevamo l'anno scorso e che si può alternare con Duncan, Locatelli e Bourabia che storicamente hanno problemi fisici. Locatelli ha un anno in più, è più maturo. Abbiamo perso Boateng in attacco ma c'è Caputo che è una certezza, che si addice a noi al 100% e Defrel che ci dà l'attacco alla profondità che lo scorso anno avevamo poco. Non vuol dire che faremo meglio, perché il calcio bisogna vederlo la domenica alle 3 ma bisogna avere il coraggio, io ce l'ho e spero che lo abbia anche la squadra, abbiamo alzato l'asticella e bisogna dire che la società ha fatto un mercato importante, come bisogna ammettere che manca ancora qualcosa".