Yelena Boskov: "Il mio Vujke era convinto che sarebbe stato il primo a battere il morbo di Alzheimer. Ha perso, ma non è stato sconfitto"

Yelena Boskov: "Il mio Vujke era convinto che sarebbe stato il primo a battere il morbo di Alzheimer. Ha perso, ma non è stato sconfitto"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giulia Prosperi
giovedì 1 maggio 2014, 09:48News Doria
di Diego Anelli

Yelena Boskov, vedova dello storico mister blucerchiato, ha così ricordato il grande Uomo Vujadin:

"Il mio Vujke ha combattuto fino in fondo la lotta con la terribile malattia, era convinto che sarebbe stato il primo a battere il morbo di Alzheimer. Ha perso, ma non è stato sconfitto. Era un grande uomo e lascia un vuoto enorme. Nel 2003, quando ancora vivevamo in Italia, di fronte ad alcuni sintomi di stancheza e amnesia i medici avevano espresso il timore che potesse trattarsi di Alzheimer. A Ginevra, dove vive nostra figlia, l'anno seguente la diagnosi è stata confermata. Si tratta di una malattia per la quale al momento non esiste cura, i farmaci oggi disponibili sono in grado soltanto di rallentarne la progressione. Quando lo scorso anno - riporta il Corriere Mercantile - la situazione ha cominciato a peggiorare mi ha detto 'Andiamo via da Genova, verso Novi Sad, è là che voglio morire".

Sui furti subiti nella casa di Novi Sad: "Si sono portati via molti dei trofei e dei ricordi della carriera di Vujke, per fortuna la medaglia olimpica di Helsinki e la targa per la presenza nella selezione europea erano nella casa di Genova, quelle mi sono rimaste. Sabato scorso sono andata a trovarlo nella casa di cura in Sremska Kamenica, dove aveva trascorso gli ultimi quattro mesi perchè necessitava di costante controllo medico che a casa era impossibile assicurargli. All'ultimo la malattia gli aveva quasi tolto il potere di parlare, al momento di lasciarci mi fece segno, a gesti: ci vediamo domani. Senza parlare, ma facendosi capire. Ero molto triste, mi sentivo che non ci saremmo più visti e nel primo pomeriggio di domenica mi hanno chiamato per dirmi che Vujke era morto. Vujke ha seguito il calcio fino all'ultimo, ha visto in tv Real Madrid - Borussia Dortmund. Fino allo scorso settembre, nella nostra casa sul Danubio, ha falciato l'erba e potato le rose, nuotato in piscina. Poi la situazione è precipitata, per sempre".