UNA BOTTA DI DORIA: il fattore Ferraris in Sardegna

Poteva essere il ritorno alla vittoria esterna lontana dal Ferraris, assente dal blitz a Firenze. Sembrava tutto filare liscio verso i 3 punti, con il doppio vantaggio all'intervallo.

E invece abbiamo subito un'inattesa e rocambolesca rimonta, senza scordare che saremmo riusciti anche a perdere una gara di questo tipo nelle scorse stagioni.

Torniamo a Genova con un punto che muove la classifica ferma da due gare, tornano a Genova con un punto anche tutti quei tifosi che non hanno lasciato sola la Sampdoria nemmeno in Sardegna.

Chi in nave, chi in aereo. Settore ospiti quasi zeppo, un elevato numero di tifosi al seguito nonostante il fischio d'inizio al sabato di dicembre alle 18. Nel bene e nel male le bandiere hanno continuato a sventolare, con immenso orgoglio e contagioso entusiasmo. 

Ascoltare una poderosa "Botta di Doria" pochi giri d'orologio dopo il 2-2 in uno stadio diventato improvvisamente una polveriera.... beh è un qualcosa che non si può descrivere... Si macinano chilometri e si superano ostacoli, i Sampdoriani saranno sempre lì a farsi sentire soprattutto quando le 11 maglie blucerchiate saranno in difficoltà.

Ultimamente avevamo collezionato due debacle in trasferta e il fattore Ferraris doveva essere trasportato altrove, aiutando i ragazzi in campo nel processo di crescita. 

In campo è finita 2-2, un passo in avanti è stato compiuto nonostante il grosso rammarico per quello che poteva essere e non è stato... Una cosa è certa: nei nostri goal il pallone è stato spinto in rete anche da chi tornerà domani dall'ennesimo viaggio. Encomiabili.