SAMPDORIA GONFIA LA RETE – Giampaolo suona la 6°sinfonia del Ferraris: Zapata devastante, Quagliarella leader

L'analisi settimanale dell'attacco blucerchiato
21.11.2017 10:36 di  Paolo Bardetta   vedi letture
SAMPDORIA GONFIA LA RETE – Giampaolo suona la 6°sinfonia del Ferraris: Zapata devastante, Quagliarella leader
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

“Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L’audacia reca in sé genialità, magia e forza. Comincia ora”.

Scriveva cosi Goethe, uno dei più grandi letterati tedeschi della storia moderna, parlando della bellezza dei sogni e della volontà di ogni uomo nel poterli realizzare. È una frase che abbraccia tutte le sfere della vita in ogni sua sfumatura ed ecco perché, oggi più che mai, essa può e deve essere collegata al momento dei blucerchiati. Del resto non scendono in campo solo dei numeri dietro delle maglie o dei robot settati per fare ciò che gli viene imposto, a lottare su ogni pallone ci sono 11 uomini che sanno cosa significa soffrire, sperare, gioire, crescere. 

L’analisi settimanale dell’attacco blucerchiato non poteva non iniziare con questa considerazione importante. La Sampdoria di questo splendido inizio di campionato merita di essere sotto i riflettori perché con umiltà, pazienza, bel gioco e carattere ha dimostrato e dimostra ancora una volta di essere all’altezza e di giocarsela con tutti senza paura.

Un 6° posto consolidato, 7 punti di vantaggio sulle inseguitrici, e una partita ancora da recuperare che potrebbe solo migliorare le prospettive di classifica e le ambizioni di un intero gruppo saldo e compatto.

La vittoria contro la Juventus è frutto di un lavoro generale di squadra che ha visto nel reparto offensivo solo il terminale ultimo della sua piena realizzazione. Marco Giampaolo ancora una volta si è affidato alla coppia Zapata-Quagliarella sostenuti da un Ramirez che prestazione dopo prestazione sta consolidando la sua importanza all’interno di uno scacchiere abilmente progettato.

Dopo un primo tempo in cui i blucerchiati si sono difesi bene dagli attacchi repentini dei bianconeri che hanno sfiorato in molte occasioni il vantaggio, nella ripresa è cambiato subito qualcosa. 
I giocatori schierati in campo erano gli stessi ma sono cambiate le motivazioni.

In quel momento è iniziata la magia di Marassi, quella scintilla che ha trasformato 11 uomini in 11 sognatori: la squadra vista nel secondo tempo, superata la paura iniziale, ha maturato ancora di più la consapevolezza che l’unione, la caparbietà e la forza di squadra può portare a qualsiasi cosa persino realizzare il sogno di battere la Juventus.


Zapata ancora una volta riesce a essere decisivo. Il 91 blucerchiato porta sulle sue spalle il peso di tutto l’accatto doriano. Lotta su ogni pallone difendendolo e permettendo alla squadra di rifiatare, si dimostra abile a sfruttare gli spazi, e nel momento opportuno eccolo ancora una volta decisivo. Siamo al minuto 7’ della ripresa quando su uno svarione difensivo il gigante doriano raggiunge la vetta prima degli avversari per depositare di testa il pallone all’incrocio regalando ancora una volta una gioia, l’ennesima, al pubblico sugli spalti. Unico.

E poi Quagliarella, il vero leader di una squadra che vede nella sua figura quel punto di riferimento imprescindibile. Applaude sempre i compagni anche se effettuano un passaggio sbagliato, motiva la squadra e lotta su ogni pallone per lasciare la strada libera ai compagni. E poi al minuto 26’ della ripresa mette in atto il suo essere leader: sugli sviluppi di un calcio di punizione la palla viene deviata e balza sui suoi piedi che invece di tirare a rete disegnano una traiettoria precisa e astuta che lascia Ferrari solo davanti al portiere per il 3-0. Insostituibile. 

Menzione particolare anche per Caprari che subentrato al posto di Quagliarella riesce comunque in poco tempo a entrare in partita sfruttando la sua velocità e il suo estro nel difendere la palla nei minuti finali. 

Una prova di assoluta maturità quella della Sampdoria vista domenica. Sesta vittoria consecutiva in casa su sei partite disputate e un Marassi che è diventato il teatro del maestro Giampaolo ormai abile a far suonare la sua orchestra. Blucerchiati grandi dietro le grandi del campionato e un gruppo che dimostra ancora una volta di avere plasmata sulla pelle la maglia più bella del mondo.

Piedi per terra adesso e tanta umiltà come dimostrato fino ad'ora perché le insidie non sono finite e saranno sempre molteplici. Ogni partita da qui alla fine sarà sempre diversa ma conteranno sempre più le motivazioni e le ambizioni di un gruppo che alla fine non fa nulla di male: sogna di colorare ancora una volta il cielo di tinte blucerchiate.