Michieli: "Sampdoria, mettere le chiavi in mano a Mancini e liberarsi di personaggi come Walker"

Il giornalista Maurizio Michieli ha commentato il peggior avvio di campionato possibile della Sampdoria negli studi di Telenord, ospite della trasmissione "Forever Samp".
“Purtroppo era già tutto previsto. Zero punti, sette goal subiti, due fatti, anche se Donati ha parlato di occasioni create. Donati appariva teso nel prepartita, un giovane allenatore che patisce il peso della responsabilità che si porta dietro. Chiaramente è una situazione pesante, figlia di tutto quello che è accaduto l’anno scorso, ma Donati rischia di diventare il capro espiatorio. Certo sta pasticciando, si è dimostrato presuntuoso, ma la società non investe, sul mercato non rinforza i reparti che hanno sofferto di più, rilascia dichiarazioni imbarazzanti come quelle di Fredberg a fine mercato. Il problema non è la pagliuzza, ma probabilmente è la trave.
Nel primo tempo col Cesena secondo me la squadra ha dato il massimo di quello che può dare, considerando che è una squadra con dei limiti imbarazzanti, ma che dal punto di vista dell’impegno e della volontà ha fatto il massimo che poteva fare, ma non ha fatto un’azione, una conclusione. Dietro hai gli stessi difensori dell’anno scorso meno Altare e Curto, che a un certo punto aveva un pochino alzato il livello, e sei peggiorato nei portieri, davanti hai Coda con un anno in più. Non è un discorso di volontà, è un discorso tecnico. I giocatori veri possono essere Pafundi, Cherubini, quelli che non sono stati presi con l’algoritmo.
L’unica ancora di salvezza che intravedo è che Tey capisca di aver sbagliato davvero tutto, gli riconosco la buona fede perché quest’uomo ha messo soldi, l’errore è stato metterli solo nella gestione e non della squadra, che abbia un ravvedimento e consegni gratuitamente la società a Roberto Mancini con le risorse finanziare per concludere la stagione e una piccola dote di tre-quattro milioni per il mercato di mercato, affiancandogli il figlio e Invernizzi. Se facesse così salverebbe la baracca anche quest’anno e magari attrarrebbe compratori, a cui regalarla, riporta Sampdorianews.net, perché la Sampdoria è invendibile. Si deve accontentare di non continuare a buttare via soldi. Bisogna mettere le chiavi in mano a Mancini e liberarsi da personaggi che non c’entrano, come Nathan Walker. La Sampdoria non ha patrimonio calciatori, ha un po’ di patrimonio immobiliare, ha il marchio, i tifosi; se la prendesse qualcuno con una gestione competente potrebbe riuscire in un paio d’anni a riportarla in serie A ma, appunto, con una gestione competente.
A volte c’è un po’ la sensazione che chi arriva alla Sampdoria viva l’attaccamento dei tifosi come se fosse un terreno facile di conquista perché i tifosi si fanno andare bene tutto. La maglia si ama a prescindere, ma manifestare alla società che è sotto osservazione potrebbe servire. E’ una chiave di lettura, io non so se sia così, però il monologo di fine mercato di Fredberg è andato in questa direzione. Ci marciano su questo. Io sono rimasto allibito da questo mercato, se tanto mi dà tanto a gennaio… Non è questione di numeri, ma di qualità dei giocatori arrivati".
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