"Insieme, con la Sampdoria"- Ugo da Savona: "Da ragazzino mi addormentavo con foto dei gemelli del gol sul comodino"

04.05.2020 13:49 di  Redazione Sampdoria News   vedi letture
"Insieme, con la Sampdoria"- Ugo da Savona: "Da ragazzino mi addormentavo con foto dei gemelli del gol sul comodino"

Insieme, con la Sampdoria è una delle iniziative lanciate da Sampdorianews.net per consentirti di raccontare la tua Sampdorianità, il tempo al Ferraris o in trasferta, alla tv al fianco della persona che ami, amici, familiari, conoscenti, colleghi, fratelli di sangue o di tifo. È tempo di condividere la nostra Sampdorianità, ridurre le distanze in qualsiasi parte del mondo ci troviamo per sentirci ancora più uniti.  Inviaci una tua foto, un vostro scatto blucerchiato a redazione@sampdorianews.net o alla pagina Facebook di Sampdorianews.net con un tuo contatto mail o telefonico, verrai ricontattato per un'intervista dedicata al vostro tifo, ai vostri valori, con ricordi, sensazioni, racconti ed emozioni da condividere con il mondo blucerchiato. La Sampdoria e i suoi tifosi restano una cosa sola.

Dopo l'interessante intervista a Lorenzo da Lumezzane (Brescia), abbiamo avuto il piacere di contattare Ugo Guerra, grande tifoso blucerchiato di Savona.

La prima volta allo stadio per la Sampdoria: in quale partita. Raccontaci ricordi, emozioni, episodi e con quali persone li hai condivisi. “La prima partita è stata Samp – Juve 4-1 1986. Fu splendido, stadio stracolmo e ricordo i poggioli dei palazzi intorno al Ferraris pieni di persone”.

Cosa rappresenta la Sampdoria nella tua vita? “La Samp è una compagna di vita!!! Da ragazzino mi addormentavo con la foto dei gemelli del gol sul comodino”. 

Allo stadio dove segui i 90'?  “Per 20 anni circa sempre presente in Gradinata Sud, quelli successivi in nord. Mia moglie, lavorando spesso il weekend e non potendo quindi venire sempre, non trova biglietto per la Sud”.

Casa - stadio, andata e ritorno. Cosa ti passa per la testa? “Durante il tragitto da Savona a Genova discuto e cerco di immaginare la partita che sarà, mi piace anche parlare di tattica”. 

La tua tipica compagnia allo stadio e ovunque ti possa trovare: il vostro affiatamento, la bellezza del tifo, fianco a fianco. Perchè gioire e soffrire insieme per i colori più belli del mondo non ha prezzo... “La Gradinata Sud la vivevo soprattutto con amici, oppure mamma, zii e cugini, gli ultimi 12 anni con mia moglie Soana in nord”.

Se dovessi descriverti come tifoso, quali parole useresti? “Mi reputo un tifoso vero, sempre vicino alla squadra e a quei colori colori magici che fan venire i brividi. Anche critico, soprattutto nei confronti della società con Ferrero Presidente. Ci vorrebbe un minimo di progetto, almeno 3 - 4 anni. Si possono fare plusvalenze anche mantenendo l'ossatura della squadra per qualche anno”.

Con il passare degli anni il tuo rapporto con la Sampdoria in un calcio sempre sempre più business tra spezzatini e paytv. “Seguo sempre più volentieri la Samp sul campo, qualche trasferta durante l'anno la faccio sempre. In tv guardo i 90 minuti, poi quello che viene dopo sono parole inutili. Come unici argomenti le squadre potenti, non mi interessano. Televisioni quasi tutte faziose”.

La fede calcistica durante l'isolamento casalingo. Restando a casa come hai gestito la mancanza di Sampdoria sul terreno di gioco? “Durante questo periodo di quarantena spesso mi sono guardato partite e interviste della Samp d'oro. Innamorato di Mancini”.

La più grande pazzia che hai compiuto per non perderti la Sampdoria.  “Forse la cosa più pazza, ma fatta con entusiasmo alle stelle, la notte passata davanti ai botteghini per acquistare i biglietti della finale di Wembley”.