"Insieme, con la Sampdoria" - Lorenzo da Lumezzane: "In Sud tanti amici mi fanno sentire come a casa. Non sono un tifoso da poltrona"

13.04.2020 11:58 di  Redazione Sampdoria News   vedi letture
"Insieme, con la Sampdoria" - Lorenzo da Lumezzane: "In Sud tanti amici mi fanno sentire come a casa. Non sono un tifoso da poltrona"
© foto di Sampdorianews.net

È il periodo più critico e delicato per il nostro Paese dal secondo dopoguerra, nessuno può sapere quando finirà. Ognuno deve contribuire al bene comune, seguendo alla lettera le disposizioni arrivate dalle autorità. Ci manca tutto, la nostra vita, normale, quotidiana, sociale. Il nostro obiettivo deve essere chiaro e riguarda la protezione e la salvaguardia della vita. Ci manca tutto, nel suo piccolo anche la sfera della passione, il tempo trascorso insieme alla propria dolce metà, agli amici, ai compagni di stadio al seguito della Sampdoria. A prescindere dal risultato decretato sul campo era un pomeriggio, una serata, una giornata all'insegna della compagnia, divertimento, condivisione di valori, sensazioni ed emozioni, in quei 90', in quello spazio quotidiano potevamo per un attimo accantonare i nostri problemi.

Dobbiamo restare in casa, mantenere senso civico, dimostrando maturità, responsabilità e attaccamento alle sorti del Paese. Per il bene di tutti, delle persone care e per non vanificare l'eroico lavoro svolto dalle persone impegnate in prima fila per combattere un nemico invisibile e crudele, in primis medici ed infermieri. Un giorno ritorneranno d'attualità i momenti passati insieme e forse ognuno di noi capirà fino in fondo la profondità dei rapporti umani e i sentimenti, tornando ad apprezzare l'essenza delle piccole cose, spesso ritenute scontate e non meritevoli di attenzione, ad esempio un amore, una passione condivisa. 

"Insieme, con la Sampdoria" è una delle iniziative lanciate da Sampdorianews.net per consentirti di raccontare la tua Sampdorianità, il tempo al Ferraris o in trasferta, alla tv al fianco della persona che ami, amici, familiari, conoscenti, colleghi, fratelli di sangue o di tifo. È tempo di condividere la nostra Sampdorianità, ridurre le distanze in qualsiasi parte del mondo ci troviamo per sentirci ancora più uniti.  Inviaci una tua foto, un vostro scatto blucerchiato a redazione@sampdorianews.net o alla pagina Facebook di Sampdorianews.net con un tuo contatto mail o telefonico, verrai ricontattato per un'intervista dedicata al vostro tifo, ai vostri valori, con ricordi, sensazioni, racconti ed emozioni da condividere con il mondo blucerchiato. La Sampdoria e i suoi tifosi restano una cosa sola.

Il nostro nuovo spazio debutta con una piacevole intervista con Lorenzo Corazza, grande tifoso blucerchiato residente a Lumezzane (Brescia), sempre pronto a mettersi in viaggio per vedere dal vivo la Sampdoria. Non mancano le foto del figlio Nicolò con i colori più belli del mondo:

La prima volta allo stadio per la Sampdoria: in quale partita. Raccontaci ricordi, emozioni, episodi e con quali persone li hai condivisi. “Mi sono innamorato della Samp per il mitico Ivano Bordon. La prima volta allo stadio è stata per Inter - Samp del 05/05/1991, ero insieme a mia mamma che era interista”. 

Cosa rappresenta la Sampdoria nella tua vita? “La Samp rappresenta per me l'espressione della sua città”.

Allo stadio o in tv a seguire i 90': raccontaci portafortuna, scaramanzie e dettagli che rendono particolare la tua partecipazione prima, durante e dopo la gara.  Carattere ed emotività: tendi a tenerti tutto dentro, o fatichi a gestire ansia ed entusiasmo? “Quando gioca la Samp e non posso essere in Gradinata Sud non la guardo in tv a pagamento, perché non ho l'abbonamento e non lo farò mai. La seguo e soffro tramite i vari social. E poi quando riesco ad andare a Genova la mia canzone per il viaggio è “Lettera da Amsterdam”. Indosso gli stessi vestiti nello stesso posto in Gradinata Sud superiore”.

Di padre in figlio.... come quali considerazioni continueresti questa frase? “Posso solo dire a mio figlio Nicolò che la Sampdoria è un amore, una passione indescrivibile”.

La tua tipica compagnia allo stadio oppure ovunque ti possa trovare: il vostro affiatamento, la bellezza del tifo, fianco a fianco. Perchè gioire e soffrire insieme per i colori più belli del mondo non ha prezzo... “Il tifo in Gradinata ti lascia addosso quel non so che e un'atmosfera indescrivibile. Ho poi tanti amici che quando arrivo da Lumezzane mi fanno sentire a casa".

Se dovessi descriverti come tifoso, quali parole useresti? “Sono un tifoso non da tastiera, né da poltrona, semplicemente un abbonato di Gradinata Sud”. 

Con il passare degli anni il tuo rapporto con la Sampdoria in un calcio sempre sempre più business tra spezzatini e pay-tv. “Il calcio spezzatino mi ha deluso e non mi sembra più il calcio degli anni '80 – '90.  No al calcio moderno, quando riesco tra posticipi e anticipi sono a Genova in Gradinata Sud”.

La fede calcistica durante l'isolamento casalingo. Restando a casa come hai gestito la mancanza di Sampdoria sul terreno di gioco? “Durante la quarantena ascolto musica e guardo video della Gradinata Sud, almeno mio figlio Nicolò sa cosa vuol dire essere e tifare la Sampdoria”.

La più grande pazzia compiuta per non perderti la Sampdoria. “La mia più grande follia che ho fatto per la Samp è stasta seguirla a Goteborg, a novembre con un freddo cane sia per la partita sia per vedere una mia cara amica degli ultras”.

© foto di Sampdorianews.net
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