Fiorillo: "Ho un sogno che coltivo da molto tempo: riuscire a essere protagonista con la Sampdoria. Lasciate perdere gli eredi di Buffon"

Fiorillo: "Ho un sogno che coltivo da molto tempo: riuscire a essere protagonista con la Sampdoria. Lasciate perdere gli eredi di Buffon"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
domenica 27 aprile 2014, 11:26News Doria
di Lorenzo Montaldo

Passare dall'essere considerato il "nuovo Buffon" alla panchina in Serie B non deve essere facile per nessuno, a maggior ragione per un ragazzo di vent'anni. Il calcio però è esagerazione per natura, sia nel bene che nel male. Può capitare quindi che un portiere ritenuto fino a pochi mesi prima uno dei talenti più puri del panorama giovanile italiano diventi all'improvviso "scarso". A Vincenzo Fiorillo è capitato proprio questo, dopo l'esordio con la Samp dei grandi. Il ragazzo cresciuto ad Oregina, doriano dentro sin dall'infanzia, è riuscito a riemergere con la forza di volontà e tanto, tanto lavoro. Per cancellare pregiudizi e convinzioni errate. Oggi il Falco di Oregina ha la sua seconda chance, in blucerchiato, come sogna da sempre. Con la speranza di diventare protagonista a Genova, come confessa lui stesso a La Gazzetta Dello Sport:

"Nuovo Buffon? In Italia facciamo troppo presto ad appicciare etichette come questa. Poi, al primo errore, è chiaro che non puoi essere l'erede di Buffon e passi da tutto a niente. Ti cancellano. Scuffet? Speriamo che qualcuno non lo condanni al primo monmneto difficile. Lo ripeto: lasciate perdere gli eredi di Buffon".

Marotta e Paratici? La stima di persone così competenti fa sempre piacere ma io, ve lo confesso, ho un sogno che coltivo da molto tempo: riuscire a essere protagonista con la Sampdoria -ribadisce Fiorillo quando gli viene ricordato che a gennaio la Juventus ha rilevato la metà del suo cartellino-. All'inizio ho peccato di troppa sicurezza. Quando sei giovane pensi che tutto sia dovuto. Ai primi errori, poi, ho perso la tranquillità. Ora? Ho 24 anni, sono cresciuto. Sono ripartito dalla Serie B e ho conquistato la promozione. Mi sento più pronto, più sereno. Dal mio compagno Da Costa cerco di apprendere la capacità di non farsi condizionare dai momenti negativi. Eppoi sto studiando per migliorare. Osservo gli altri. Guardo i video, voglio capire i particolari tecnici e tattici che fanno grandi certi portieri. E non mi riferisco solamente ai campioni. Calo di motivazioni? Non credo. Chi conosce Mihajlovic sa che non rovineremo il finale di stagione. Lui è la miglior garanzia possibile. Sono sicuro che nessuno si deconcentrerà".