DORIA ALE’ CAMMINEREMO CON TE – Un punto per la testa

La rubrica di approfondimento settimanale sul centrocampo blucerchiato
01.11.2019 17:24 di  Corrado Camera   vedi letture
DORIA ALE’ CAMMINEREMO CON TE – Un punto per la testa
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Commentare l’ultima uscita della Sampdoria in maniera equilibrata credo sia veramente difficile, indipendentemente dal reparto su cui ci si vuole soffermare.

Da un lato trovare aspetti negativi e criticare apertamente la squadra sarebbe estremamente facile. Di contro, mantenere un atteggiamento incrollabilmente ottimista sarebbe un atto di fede cieca.

Sia contro il Bologna sia contro il Lecce, a prescindere dagli interpreti, il centrocampo disegnato da Mister Ranieri ha faticato a creare gioco con continuità. A sprazzi si è vista qualche giocata, soprattutto contro i salentini l’ingresso di Ramirez (e la successiva espulsione di Tachtsidis) ha portato a tenere un baricentro leggermente più alto, ma la sensazione di fondo è che la Sampdoria faccia proprio fatica a rendersi pericolosa, a creare occasioni. Molto chiaramente dipende dalla gestione della palla che viene fatta in mediana.

Come già scrissi nel commento dopo la partita persa a Verona, serve modificare la testa, l’approccio psicologico. Il problema maggiore è evidentemente lì, meno arrivano risultati meno si crede nei propri mezzi.

Dopo Verona avevo fatto riferimento al bisogno di trovare qualcuno che segnasse la via, qualcuno che non avesse paura, un leader. Pensavo potesse esserlo Ekdal, giocatore ormai maturo, con esperienza internazionale e dal modo di giocare molto razionale. Magari un leader silenzioso, quel qualcuno che fa le cose semplici ma le fa solitamente bene.

Mister Ranieri deve aver pensato che quel ruolo potesse assumerlo Barreto, da qui il suo utilizzo dall’inizio con il Lecce. Nessuno dei due, a giudicare dalla partita, si è dimostrato all’altezza delle aspettative. Ha sorpreso invece Gastòn Ramirez, non solo per il goal. Il giocatore è stato lasciato un po’ ai margini da entrambi gli allenatori in questo inizio di stagione e in passato si è dimostrato essere molto discontinuo, in alcune partite addirittura completamente avulso dal resto della squadra.

Mercoledì sera ci ha messo voglia e testa. La cattiveria agonistica non gli è mai mancata. Dire che ha dato la scossa sarebbe esagerato, ma sicuramente l’impatto in campo è stato positivo, sia come atteggiamento sia come gioco. La speranza è che si ripeta, almeno nel breve periodo, con continuità.

In un momento in cui funziona tutto poco, anche il punticino può far brodo. E magari, arrivato al 92', può pure fare un po’ di morale. Mettere in fila risultati consecutivi che muovano la classifica è estremamente importante per ritrovare la fiducia, a questo punto probabilmente più di una vittoria estemporanea. Anche in tale ottica lo spunto di Ramirez può risultare fondamentale.