CON IL CUORE FINO ALLA VITTORIA – Nulla di nuovo dal fronte difensivo

La rubrica settimanale di approfondimento sulla difesa
17.05.2018 09:06 di  Corrado Camera   vedi letture
CON IL CUORE FINO ALLA VITTORIA –  Nulla di nuovo dal fronte difensivo
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nella conferenza stampa post partita, Marco Giampaolo ha definito la partita contro il Napoli dignitosa. La prima interpretazione che mi viene da dare all’aggettivo scelto dal mister è quella di una partita nella norma, senza infamia e senza lode. Da una squadra che ancora lottava per un obiettivo, almeno a parole, era lecito aspettarsi qualcosa di più. 

Nel particolare, la prestazione del reparto difensivo rispecchia pure, ampiamente, la definizione di dignitosa. Non sono emerse eccellenze, non sono stati commessi errori grossolani. Il Napoli ha sicuramente uno degli attacchi più prolifici dell’intero campionato e gioca un calcio molto propositivo, cosa che ha messo in mostra anche a Genova. La Sampdoria dal canto suo ha cercato di difendersi con ordine e ha quantomeno evitato un’imbarcata come accaduto troppo spesso in questo finale di stagione. I pericoli maggiori - gol a parte - sono giunti quasi tutti dalla destra difensiva, dove Insigne ha procurato a Bereszyński parecchi grattacapi durante l’intera partita.

I due gol hanno messo in evidenza problematiche difensive già note. La rete di Milik nasce da un disimpegno fuori misura di Regini sulla sinistra, che cerca Zapata ma trova Hysaj. Il pallone viene giocato di prima dal terzino verso Allan e da questo al centravanti polacco, che lo controlla, se lo aggiusta e calcia sotto l’angolino. Cinque tocchi in tutto. Azione rapidissima, quasi da manuale, che trova Ferrari preso in mezzo tra Allan e Milik e Torreira ed Andersen in ritardo sull’aiuto. Il gol, oltre che agli evidenti meriti dei giocatori azzurri, può essere in parte attribuito ai dettami tattici dell’allenatore, ossia al non voler mai buttare via la palla in fase di disimpegno anche in situazioni di pressing e ottimo posizionamento degli avversari. In questo caso particolare, Zielinski chiudeva l’angolo di passaggio a Regini, Jorginho era sui talloni del più vicino Linetty e appunto Hysajl nella zona di Zapata. Nei due anni con Giampaolo alla guida, non è certo il primo gol preso su ripartenza rapida a seguito di un pallone perso sulla trequarti.

Anche il gol di Albiol, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, è una sorta di déjà vu. In questo caso il giocatore azzurro arriva alle spalle di Ferrari e Regini, entrambi intenti a guardare la palla e a coprire la propria zona senza curarsi dell’uomo che salta in corsa, faccia alla porta, praticamente indisturbato. La scelta di tempo è ottima ma è sicuramente facilitato dal sistema difensivo adottato. Lo stesso Albiol, nel primo tempo, aveva avuto un’occasione identica ma Belec ci aveva messo una pezza.

Tra le note positive si possono segnalare l’ennesima prestazione solida di Andersen, che si sta confermando un potenziale titolare per la stagione prossima, e il buon debutto del portiere sloveno. Quest’ultimo, a fronte di un intervento non perfetto sul gol di Albiol, ha effettuato anche buone parate e trasmesso una certa sicurezza all’intero reparto. Nel complesso ha dimostrato che potrebbe rivelarsi un secondo di buon affidamento anche per il campionato a venire, l’unica cosa a cui si può guardare ora.